Teena Brandon – Stati d’Animo
Nutro più stima e simpatia verso un ladro o una puttana, che verso un bugiardo o un infame; il bugiardo e l’infame non hanno motivo per esserlo, il ladro e la puttana, forse sì.
Nutro più stima e simpatia verso un ladro o una puttana, che verso un bugiardo o un infame; il bugiardo e l’infame non hanno motivo per esserlo, il ladro e la puttana, forse sì.
Puoi blindarti nell’impassibilità, celarti dietro barricate di cinismo, armarti di apatia, ma non sarai mai sentimentalmente invulnerabile.
Non c’era niente che amasse di più che guardare quel moralista, bigotto, sono-meglio-di-te-perchè-non-bevo-sangue – umano, di Stefan mettersi nei guai.
Ho l’autunno in testa. Il cuore secco, i seni senza gemme. Dritta, a dar le spalle al mondo, ché davanti agli occhi voglio solo il cemento del muro che fa da ostacolo a tutti. E me ne sto con i colori caldi che sanno di terra e di radici troppo spesse per andar bene alle nuvole che stanno così in alto a librarsi tra l’ineffabile ed il futile e con i pezzi di cielo incastrati a dare il senso della sospensione. E me ne sto faccia al muro, in castigo per le colpe che mi fanno da drappo logoro, ma appiccicato come seconda pelle, come cucito con un’imbastitura rozza e di pessima sartoria.
Solo chi ha una coscienza pulita sa convivere con il silenzio. Chi ha qualcosa di cui vergognarsi si cela nel rumore, predilige il branco e il baccano, per non sentire l’anima che urla ciò che non vorrebbe mai sentire.
I sogni sognati con tanta ingenuità marciscono in fondo a una via, finché la paura non ci addormenterà e ancora la pioggia cadrà.
Molte volte viviamo in disordini creati dai nostri pensieri. Viviamo in disordini che non ci appartengono, che non ci lasciano vivere, che ci opprimono. Tutto inizia quando i discorsi finiscono, quando le attenzioni mancano. Quando l’amore sparisce o finisce ed i silenzi diventano scudo che non ci protegge ma ci distrugge. Viviamo guardando incessantemente al passato, quando invece basterebbe ridare poesia al nostro cuore, basterebbe fregarsene e pensare a noi, alle nostre forze alle nostre e uniche emozioni e proseguire.