Teresa D’Auria – Speranza
Le speranze sono colorate mongolfiere che i nostri pensieri liberano nei cieli della vita.
Le speranze sono colorate mongolfiere che i nostri pensieri liberano nei cieli della vita.
La vita continua a ripetermi che i sogni non hanno luogo dove vivere e, quasi dispettosa, la mente affonda mani e cuore nell’inconsistenza delle nuvole, camminando su uno specchio d’acqua che riflette il cielo, così anche quando lo sguardo si abbasserà sarò sempre capace di volare.
Anche se inattivi, da soli non si spreca tempo. Lo si sperpera quasi sempre quando si è in compagnia. Nessun colloquio con se stessi può essere del tutto sterile: qualcosa ne vien fuori per forza, non fosse altro che la “speranza” di ritrovarsi, un giorno.
La speranza, un respiro dell’anima donato al cuore per non farlo morire.
Cresciamo nella speranza di un futuro migliore, ma non capiamo che quel futuro siamo noi.
La speranza è l’inganno più atroce, perché protrae silenziosamente il dolore dell’uomo.
Continuo a leggere quel grazie, sai mi fa piangere, eppure è un grazie! Ma con tanta freddezza, un grazie che non dice grazie, un grazie di convenienza e di parvenza, un grazie di circostanza, un grazie tanto per dirlo o meglio tanto per scriverlo, perché è facile rispondere con un grazie e tutto finisce là. Ti sei messo a posto la coscienza, ci spero sempre io perché grande è il mio amore per te, e mi accontenterò anche di quel grazie che non è grazie.