Terry Brooks – Ricordi
I ricordi sono nastri colorati da appendere al vento e non statuine di cristallo da tenere chiuse in uno scrigno.
I ricordi sono nastri colorati da appendere al vento e non statuine di cristallo da tenere chiuse in uno scrigno.
Lo so che i ricordi a volte possono fare male. E so anche quanto la mente spesso si impunti nel non voler cambiare le sue rotte. Puoi andare lontanissimo, ma niente di ciò che hai nella mente e nel cuore potrai mai lasciare abbastanza lontano. È difficile non cadere in questa forma “malinconica” che a volte prende, ancora più difficile uscirne, ma anche le lacrime a volte in questi casi sanno farti capire che ne hai versate fin troppe e ora è giusto tornare a sorridere.
Che cos’è un ricordo? Niente, non puoi vederlo, non puoi toccarlo, eppure è così grande da non poterlo distruggere.
Un turbinio di ricordi ferisce la mia anima, quando torna nella mente quel lieve sfiorarti il viso con una dolce carezza, ma se una persona si allontana è un bene non pensarci più!
La notte è da sempre la miglior complice, non solo dei sogni, ma dei pensieri, delle riflessioni, delle ammissioni e confessioni… anche con se stessi.
Ci sono ricordi che assomigliano alle rose appassite, cambiano i contorni del colore e ti restano solo le spine.
Mi perdo spesso in ricordi mai vissuti. C’è chi li chiama dejà-vu e io non so chiamarli: vi entro dentro e non vorrei uscirne più.