Theodor Wiesengrund Adorno – Giornata della memoria
Auschwitz inizia ogni volta che si guarda un mattatoio e si dice: sono soltanto animali.
Auschwitz inizia ogni volta che si guarda un mattatoio e si dice: sono soltanto animali.
Sei amato solo dove puoi mostrarti debole senza provocare in risposta la forza.
I lager sono i laboratori dove si sperimenta la trasformazione della natura umana. Finora la convinzione che tutto sia possibile sembra aver provato soltanto che tutto può essere distrutto. Ma nel loro sforzo di tradurla in pratica, i regimi totalitari hanno scoperto, senza saperlo, che ci sono crimini che gli uomini non possono né punire né perdonare. Quando l’impossibile è stato reso possibile, è diventato il male assoluto, impunibile e imperdonabile, che non poteva più essere compreso e spiegato coi malvagi motivi dell’interesse egoistico, dell’avidità, dell’invidia, del risentimento; e che quindi la collera non poteva vendicare, la carità sopportare, l’amicizia perdonare, la legge punire.
Le vere riflessioni sono le sole a non essere in grado di comprendere se stesse.
Il Lager è la fame.
Coloro che erano sopravvissuti nei ghetti e nei campi, che erano usciti vivi dall’incubo dell’abbandono più disperato e assoluto (tutto il mondo era una giungla e loro erano la preda) non avevano che un solo desiderio: andare in un posto dove non avrebbero mai più visto un solo ebreo.
La domanda: Ditemi dove era Dio, ad Auschwitz. La risposta: e l’uomo dov’era?