Theodore Roosevelt – Vita
Non voglio predicare la dottrina della tranquillità ignobile, ma quella della vita intensa.
Non voglio predicare la dottrina della tranquillità ignobile, ma quella della vita intensa.
Nella vita tutto ciò che conta e chiunque conta non va soltanto ascoltato, osservato, capito, ma va vissuto, deve diventare parte di te.
Ho finito il liceo senza imparare nulla. Nessuno mi ha insegnato ad amare, o a lottare per qualcun’altro, non mi hanno detto che quando tieni a qualcuno, e lui ti abbandona, ti si spezza il cuore. Nessuno mi ha fatto capire che le persone bisogna ascoltarle per poterle conoscere, che quelle che soffrono sono le più forti, o che i momenti di felicità non durano mai abbastanza. Perché la verità è che nessuno ci insegna a vivere, siamo soli, e saremo sempre soli, perché non tutti rimangono quando ne hai bisogno, molti ti abbandonano e ti feriscono e ti lasciano a terra.
La stoltezza ha questo di proprio: ricomincia sempre da capo la vita.
A dieci anni il mondo è come lo immagini, a quaranta come lo vedi e a settanta come lo ricordi.
Con te ho passato i giorni più belli della mia vita. Fortunatamente per le notti mi ero organizzato diversamente.
La mente è una spugna; il cuore è acqua che corre. Non è strano che la maggior parte di noi preferisca assorbire anziché correre?