Tiziano Crudeli – Sport
Il calcio sarà anche un gioco, ma per chi lo vive intensamente è pure una ragione di vita.
Il calcio sarà anche un gioco, ma per chi lo vive intensamente è pure una ragione di vita.
Avete sentito delle violenze durante le partite di calcio in Italia? I drammatici scontri tra le tifoserie italiane costringeranno le squadre a giocare negli stadi vuoti. Proprio come nel calcio statunitense…
Non sono molti i giocatori che vengono ricordati per il loro soprannome. Beh, io modestamente sono uno di quelli. E la cosa, lo ammetto, mi fa molto piacere. Soprattutto se si considera che Ringhio me lo sono guadagnato con le prestazioni nel Milan, la mia squadra del cuore, la squadra per cui ho sempre tifato prima ancora di possedere i lumi della ragione.
C’è la squadra del cuore. Io tifo per quella. A volte vince, molto spesso perde. Cosa vuoi farci, non è il gioco, è la vita. Nella squadra del mio cuore non ci sono undici giocatori, più le riserve, no. Il mio “cuore” è una grande squadra di emozioni, di sensazioni, di ricordi, di speranze e di sogni. Anche lui lotta e combatte, ma non gioca. Lui ama, soffre. E qualche volta piange. Io tifo per lui perché un giorno possa urlare al mondo “ho vinto”.
È vero, abbiamo perso, ma non posso proprio amputare niente ai miei ragazzi.
Per la mia carriera devo ringraziare i miei genitori specialmente mio padre e mia madre.
Stando in panchina mi rendo conto di quanto fa piacere quando c’è un’incitazione della curva Sud, perché ti senti più forte.