Tiziano Crudeli – Sport
Il calcio sarà anche un gioco, ma per chi lo vive intensamente è pure una ragione di vita.
Il calcio sarà anche un gioco, ma per chi lo vive intensamente è pure una ragione di vita.
L’ebrezza di una corsa in moto è ritrovarsi ancora vivi alla meta.
Siamo “bianco neri”. Siamo bianchi come la luce e neri come il buio in cui vi abbiamo per l’ennesima volta lasciato. Un campo spesso contestato, un nome spesso storpiato: da Juventini a “rubentini”. Ma in realtà nessuno è santo. Siamo a 33 e in questo bellissimo caso, amici miei, comunque giri quel numero, sempre 33 sono! Chiamateci come volete, disprezzateci. Mentre voi parlate, divorati dalla rabbia, sperando in un affondo noi trionfiamo per la 33esima volta alla faccia vostra. Ne esistono di colori, ma qualsiasi altro colore che non sia “bianco nero” è bello da ammirare solo nell’arcobaleno, nelle emozioni e nelle sfumature di un tramonto. Ma su un campo di calcio, sempre e solo “bianco nero” sia.
Arbitro comprato da Juve.
Un giocatore con due occhi deve controllare il pallone e con due il giocatore avversario.
Il calcio è l’ultima rappresentazione sacra del nostro tempo.
Sentitevi allievi e non maestri, abbiate l’umiltà d’imparare da coloro che possono trasmettervi qualcosa. Abbiate l’umiltà di essere allievi, non pretendete o comprate gradi che non meritate e accettate con umiltà ciò che vi viene dato. Formatevi, allenatevi, aggiornatevi come allievi e non come maestri, perché un vero maestro è semplicemente un allievo.