Tiziano Ferro – Stati d’Animo
Rimango presente, ma non sono com’ero.
Rimango presente, ma non sono com’ero.
Perplesso e disconnesso sogno amore cibo e sesso.
Scelgo sempre di andare oltre quel: nonostante tutto.
Ora guardavano lontano tutti e due, stupiti che quella gran pace che era nelle cose non fosse anche dentro di loro. Placida pensò che la vera pace era dietro il muro a cui stavano appoggiati.
Adoro quelle persone che conoscono il senso della “distanza”, mai troppo vicine, mai troppo lontane, sempre al tuo fianco pronte ad esserci.
Le parole che non escono restano impigliate nelle trame dei minuti, delle ore, nei capelli lasciati liberi al vento di speranza, alla luce el sole, nelle lacrime che gli occhi inghiottono per paura o per orgoglio. Restano impigliate nei ricordi e diventano fitta selva, e lì, tra fiori e rovi, tra spine e amori, resteranno impigliati anche i desideri e le tentazioni, resteranno imbrigliati i gesti e le intenzioni, resteremo incatenati noi, le nostre mani e i nostri cuori. Le parole che non escono sono ami pericolosi, già arrugginiti, sono armi per suicidi.
A volte l’attesa del piacere è più bella del piacere stesso.
Perplesso e disconnesso sogno amore cibo e sesso.
Scelgo sempre di andare oltre quel: nonostante tutto.
Ora guardavano lontano tutti e due, stupiti che quella gran pace che era nelle cose non fosse anche dentro di loro. Placida pensò che la vera pace era dietro il muro a cui stavano appoggiati.
Adoro quelle persone che conoscono il senso della “distanza”, mai troppo vicine, mai troppo lontane, sempre al tuo fianco pronte ad esserci.
Le parole che non escono restano impigliate nelle trame dei minuti, delle ore, nei capelli lasciati liberi al vento di speranza, alla luce el sole, nelle lacrime che gli occhi inghiottono per paura o per orgoglio. Restano impigliate nei ricordi e diventano fitta selva, e lì, tra fiori e rovi, tra spine e amori, resteranno impigliati anche i desideri e le tentazioni, resteranno imbrigliati i gesti e le intenzioni, resteremo incatenati noi, le nostre mani e i nostri cuori. Le parole che non escono sono ami pericolosi, già arrugginiti, sono armi per suicidi.
A volte l’attesa del piacere è più bella del piacere stesso.
Perplesso e disconnesso sogno amore cibo e sesso.
Scelgo sempre di andare oltre quel: nonostante tutto.
Ora guardavano lontano tutti e due, stupiti che quella gran pace che era nelle cose non fosse anche dentro di loro. Placida pensò che la vera pace era dietro il muro a cui stavano appoggiati.
Adoro quelle persone che conoscono il senso della “distanza”, mai troppo vicine, mai troppo lontane, sempre al tuo fianco pronte ad esserci.
Le parole che non escono restano impigliate nelle trame dei minuti, delle ore, nei capelli lasciati liberi al vento di speranza, alla luce el sole, nelle lacrime che gli occhi inghiottono per paura o per orgoglio. Restano impigliate nei ricordi e diventano fitta selva, e lì, tra fiori e rovi, tra spine e amori, resteranno impigliati anche i desideri e le tentazioni, resteranno imbrigliati i gesti e le intenzioni, resteremo incatenati noi, le nostre mani e i nostri cuori. Le parole che non escono sono ami pericolosi, già arrugginiti, sono armi per suicidi.
A volte l’attesa del piacere è più bella del piacere stesso.