Torah Talmud – Uomini & Donne
Dieci misure di parole sono scese su questo mondo; le donne ne presero nove, gli uomini una.
Dieci misure di parole sono scese su questo mondo; le donne ne presero nove, gli uomini una.
La donna farfalla è una donna che, dopo lo lo stadio larvale, dopo le umiliazioni rinasce più forte, più bella, più sicura di sé e sa volare anche senza ali.
Io me n’ero andata senza salutare, senza nemmeno dirgli che ero incinta. Nel frattempo, lui mi aveva costruito una casa, senza sapere se e quando sarei tornata.
Ma ad ogni parola lei si ritirava sempre più in se stessa, finché lui rinunciò e soltanto il sogno morto continuò a battersi mentre il pomeriggio svaniva, cercando di toccare ciò che era di più tangibile, sforzandosi, infelice e senza disperazione, di raggiungere la voce perduta di là dalla stanza.
Credo che le donne vadano trattate come “donne” e non come trofei o peggio ancora come meretrici.
Nessun uomo può asserire di amare la sua donna se non è capace quotidianamente di far sgorgare dalla sua bocca fonti di sana allegria!
La donna più addentro nell’anima sente forza d’amore, e l’uomo si fa padrone di tutto il suo essere e si rende vita della sua vita. La donna vive per amare, e di codesto sentimento usa nelle vicende dell’esistenza per lenire l’agrezza delle sciagure, per stemperare in dolce serenità le gioie trabocchevoli. È per cotesto che la donna è la poesia della natura, perché l’amore è l’eterno sorriso del creato, l’armonia che tutti gli esseri lega in un vincolo misterioso. E mentre l’uomo trascende a forti e concitati proponimenti, e passioni violenti e subitanee, la donna modera se stessa, finché lo consente natura; e la preghiera, l’umiltà, il sacrificio le porgono mezzi di giungere là, ove non possono la vendetta, l’odio, il furore dell’uomo.