Totò (Antonio de Curtis) – Tempi Moderni
Questa è la civiltà: hai tutto quello che vuoi quando non ti serve.
Questa è la civiltà: hai tutto quello che vuoi quando non ti serve.
La base di tutta la vita sociale qui da noi è costituita dal presupposto che l’uomo non riflette.
Che inquinamento! Prima di respirare l’aria, dovremmo bollirla!
Dove sono finiti quei gesti carini che si riservavano a quella persona che per noi era davvero speciale. Quelli che si facevano senza l’aiuto di WhatsApp oppure di Facebook. Era bellissimo quando qualcuno ci rincorreva senza tempestarci di messaggi. Quando dimostrava tutto ciò che sentiva in poche e semplici mosse. Erano i tempi in cui i fatti erano al primo posto e contavano ancora più delle parole. Adesso veniamo ricoperti di troppe parole non sentite, di promesse non mantenute e di corteggiamenti freddi e virtuali.
Siamo la generazione che non riesce a guardarsi negli occhi dal vivo, ma poi scriviamo poesie d’amore su whatsapp.
Sarà che il tempo è sempre affamato e per questo divora i giorni, i mesi, gli anni… sarà che se l’uomo vuole salvare qualcosa, che so, un ricordo, dalla voracità del tempo lo deve mettere in frigorifero e per questo c’è un senso di gelo ogni volta che tocchi li passato…
D’ora in poi i miei pensieri li tengo per me, tanto non serviranno a migliorare il mondo… se è vero che un mondo ancora c’è.