Umberto Eco – Frasi Sagge
Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo.
Si nasce sempre sotto il segno sbagliato e stare al mondo in modo dignitoso vuol dire correggere giorno per giorno il proprio oroscopo.
Sono state necessarie tutte le mie cadute sulla strada fatta di pietre, per trovare il coraggio di camminare sulla corda della vita; solo così ho imparato a rimanere in equilibrio. Tengo le braccia aperte e le mani tese al Cielo, così, anche quando un soffio di vento cerca di buttarmi giù, posso afferrare la corda e, mano a mano, raggiungere la mia destinazione.
Perché si può anche essere intelligenti e non capire un tubo. Perché si può amare la vita, pur sapendo per certo, che tra breve ci verrà tolta. Perché si può anche essere ciechi e vedere molto più di chi cieco non è. Perché si può anche lottare contro la vita, senza sapere che l’unico modo per vincerla è farsela amica.
Gli individui comuni che giudicano cose che sono nell’ambito spirituale come lo yoga o la meditazione, mi stuzzicano quella cosa chiamata compassione.
Pensa ad un fiume, denso e maestoso, che corre per miglia e miglia, e tu sai dove sia il fiume, dove l’argine, dove la terra ferma.Ad un certo punto, il fiume, per stanchezza, perchè ha corso per troppo tempo e troppo spazio, perchè si avvicina il mare, che annulla in sè tutti i fiumi, non sa più cosa sia.Diventa il proprio delta.Rimane, forse, un ramo maggiore, ma, molti se ne diramano, in ogni direzione, ed alcuni riconfluiscono gli uni negli altri, e non sai più cosa sia origine di cosa, e, talora, non sai cosa sia fiume ancora, e cosa già mare…
Ognuno di noi sa quando nei propri gesti c’è qualcosa di falso.
Chi dice che il cuore sia solo un muscolo non ha capito nulla della vita.
Sono state necessarie tutte le mie cadute sulla strada fatta di pietre, per trovare il coraggio di camminare sulla corda della vita; solo così ho imparato a rimanere in equilibrio. Tengo le braccia aperte e le mani tese al Cielo, così, anche quando un soffio di vento cerca di buttarmi giù, posso afferrare la corda e, mano a mano, raggiungere la mia destinazione.
Perché si può anche essere intelligenti e non capire un tubo. Perché si può amare la vita, pur sapendo per certo, che tra breve ci verrà tolta. Perché si può anche essere ciechi e vedere molto più di chi cieco non è. Perché si può anche lottare contro la vita, senza sapere che l’unico modo per vincerla è farsela amica.
Gli individui comuni che giudicano cose che sono nell’ambito spirituale come lo yoga o la meditazione, mi stuzzicano quella cosa chiamata compassione.
Pensa ad un fiume, denso e maestoso, che corre per miglia e miglia, e tu sai dove sia il fiume, dove l’argine, dove la terra ferma.Ad un certo punto, il fiume, per stanchezza, perchè ha corso per troppo tempo e troppo spazio, perchè si avvicina il mare, che annulla in sè tutti i fiumi, non sa più cosa sia.Diventa il proprio delta.Rimane, forse, un ramo maggiore, ma, molti se ne diramano, in ogni direzione, ed alcuni riconfluiscono gli uni negli altri, e non sai più cosa sia origine di cosa, e, talora, non sai cosa sia fiume ancora, e cosa già mare…
Ognuno di noi sa quando nei propri gesti c’è qualcosa di falso.
Chi dice che il cuore sia solo un muscolo non ha capito nulla della vita.
Sono state necessarie tutte le mie cadute sulla strada fatta di pietre, per trovare il coraggio di camminare sulla corda della vita; solo così ho imparato a rimanere in equilibrio. Tengo le braccia aperte e le mani tese al Cielo, così, anche quando un soffio di vento cerca di buttarmi giù, posso afferrare la corda e, mano a mano, raggiungere la mia destinazione.
Perché si può anche essere intelligenti e non capire un tubo. Perché si può amare la vita, pur sapendo per certo, che tra breve ci verrà tolta. Perché si può anche essere ciechi e vedere molto più di chi cieco non è. Perché si può anche lottare contro la vita, senza sapere che l’unico modo per vincerla è farsela amica.
Gli individui comuni che giudicano cose che sono nell’ambito spirituale come lo yoga o la meditazione, mi stuzzicano quella cosa chiamata compassione.
Pensa ad un fiume, denso e maestoso, che corre per miglia e miglia, e tu sai dove sia il fiume, dove l’argine, dove la terra ferma.Ad un certo punto, il fiume, per stanchezza, perchè ha corso per troppo tempo e troppo spazio, perchè si avvicina il mare, che annulla in sè tutti i fiumi, non sa più cosa sia.Diventa il proprio delta.Rimane, forse, un ramo maggiore, ma, molti se ne diramano, in ogni direzione, ed alcuni riconfluiscono gli uni negli altri, e non sai più cosa sia origine di cosa, e, talora, non sai cosa sia fiume ancora, e cosa già mare…
Ognuno di noi sa quando nei propri gesti c’è qualcosa di falso.
Chi dice che il cuore sia solo un muscolo non ha capito nulla della vita.