-Dunque voi mi curereste?-Sì.-Sareste tutti i giorni accanto a me?-Sì.-e anche tutte le notti?-Sempre finché non v’annoiassi.-Che nome date voi a ciò?-Devozione.-e donde viene questa devozione?-Da un’attrazione irresistibile che sento per voi.-Così, voi sareste innamorato di me? Ditelo subito, è molto più semplice.-Può darsi, ma se dovessi dirvelo un giorno, non sarà oggi di certo.-Meglio non dirmelo mai.
Così ostinato la fissai, che il mio sguardo attirò il suo.
Era velata, è vero; ma due anni innanzi non avrei avuto bisogno di vederla in viso per riconoscerla, sotto ogni velo: sì, l’avrei indovinata. Pure ancora il cuore mi palpitò al sapere che era lei, e i due anni trascorsi senza vederla, come gli effetti che parevan nati da tanta separazione, sfumarono, svaniti insieme, al solo tocco della sua veste.
Amo Westley, l’ho sempre amato. A quanto pare lo amerò sempre. Non lo sapevo quando sei venuto da me. Ti prego di credere a quello che sto per dirti: quando mi hai detto che dovevo sposarti o andare incontro alla morte, ho risposto “uccidimi”. E parlavo sul serio. Parlo sul serio anche adesso: se dirai che fra cinquanta giorni dovrò sposarti, domani sarò morta.
Ogni uomo ha una collezione più o meno vasta di errori subiti e commessi.
Noi donne come siamo stupide a volte. Noi che ci innamoriamo di quei piccoli particolari, di quei gesti semplici e di dolci parole. Noi che crediamo ancora che l’amore porti dentro se il rispetto e la sincerità. Noi! Che invece non abbiamo ancora capito che certi valori, certe “Sensibili” attenzioni non esistono più. Noi che non vogliamo mai ascoltare istinto e sesto senso, ma non facendolo spesso ci giochiamo anima e cuore!
Le donne sono sorelle degli uomini, non le onora che un generoso e non le offende che un infame.
Io di complimenti ne faccio pochi e ne accetto ancora meno. Mi imbarazza riceverne. Resto sempre col dubbio che siano una puttanata buttata lì per leccare al bisogno. Sarà che la gente cambia idea fin troppo spesso. Oggi ti adorano, domani se non raggiungono lo scopo, sputano nel piatto in cui volevano mangiare.
Alcune donne sono come un gioco d’azzardo: più le cerchi, più vuoi cercarle.
Non voglio un mezzo uomo vicino a me, voglio un uomo che sappia prendersi cura di me dentro e fuori dal letto. Non sono solo un corpo da scaldare, ma sono in primis una donna da amare. Non mi serve qualcuno che mi “lisci” ma qualcuno che “sfidi” continuamente la mia mente, lasciandola sempre accesa, attratta e coinvolta diquell’uomo. Voglio sentirmi sempre stimolata intimamente, mentalmente, emozionalmente e essere un mondo da vivere a trecentosessanta gradi.
Le ragazze sono tutte diverse, uniche. Ma sono tutte uguali allo stesso tempo.
Ti diranno sempre metà del loro sentimento almeno fino a quando non saranno certe della completezza del tuo. Si rileveranno a te solo quando avranno capito quanta importanza hanno nella tua vita.
Questa città mi sembra all’improvviso piena di donne incinte. Prima non ci facevo caso, adesso mi paiono un esercito. Un impavido battaglione che marcia contro di me…
Prima cercano quelle che la danno tempo zero, e se non la dai sei una che se la “Tira” e che vive antiquata. Poi però vogliono la ragazza seria e per bene per farsi una storia! Ipocriti!
Lei era la sostanza intangibile, la carezza impalpabile, l’emozione indescrivibile, lei amava con l’invisibile energia dell’anima.
Siamo fatte di sogni, ma anche di sostanza. Siamo fatte di emozioni, ma anche di sensazioni. Siamo anima e cuore ma anche testa e ragione. Siamo donne fragili ma anche forti e coraggiose. Siamo la pace se amate, l’inferno se ferite. Siamo donne a voi decidere se siamo tanto o siamo niente! Noi quello che siamo lo sappiamo già.
Se dando l’anima ce la rimettiamo, non abbiamo da rimproverarci nulla. Siamo donne che vivono col cuore, donne che non capiranno mai che non tutti sono disposti a donarci la stessa cosa. Siamo donne che seguono l’emozioni e l’istinto. Di quelle disposte a tutto ma mai a rinunciare a se stesse nemmeno per amore.