Ursula Kroeber Le Guin – Progresso
Se la narrativa scientifica è la mitologia della moderna tecnologia, allora il mito è tragedia.
Se la narrativa scientifica è la mitologia della moderna tecnologia, allora il mito è tragedia.
Non abbiamo un volto solo, ma portiamo dentro di noi tutti i volti che ci hanno accompagnato lungo il nostro cammino, per essere ciò che ora siamo.
L’uomo ha fatto e continuerà a fare passi enormi nel progresso tecnologico, ma, nel bene e nel male, rimarrà sempre e comunque ostaggio dei propri sentimenti, delle proprie passioni. La complicità fra il cuore e il cervello non è solo un fatto meccanico, è un’interazione che nessun scienziato riuscirà mai a capire, perché in essa si cela la parte divina dell’uomo.
Amore, per me tu sei come una rosa blu…Un’O.G.M.M.M. (organismo geneticamente modificato molto male).
L’esperienza iniziatica, quindi, rappresenta un mutamento di visuale che permetteva all’uomo di ricollegarsi con il divino. Apparentemente, nel nostro mondo attuale le iniziazioni sembrano scomparse, ma esistono ancora sotto forma di riti di passaggio depotenziati, infatti i vari festeggiamenti che vengono effettuati per il nuovo anno, per le nascite, per i compleanni o per qualsiasi conquista di tipo sociale, sono un pallido ricordo dei riti di rinascita spirituale che accompagnavano in illo tempore l’uomo. Raramente, oggi, questi passaggi corrispondono a mutamenti ontologici dell’individuo che li esaurisce invece in un’acquisizione di concreto potere personale e non in senso simbolico. Per questa ragione l’uomo non riesce più ad attuare quella forma di rigenerazione spirituale che gli era naturale in altri tempi.
Ecco qual è il problema del futuro: quando lo guardi cambia perché lo hai guardato.
La tv ci ha diviso, il cellulare ha cambiato i rapporti, i lettori mp3 aumentano l’incomunicabilità.