Valeria Molinaro – Tristezza
A volte mi chiedo se son triste perché piove o piove perché son triste.Per una strana coincidenza se il cielo piange piango anche io.
A volte mi chiedo se son triste perché piove o piove perché son triste.Per una strana coincidenza se il cielo piange piango anche io.
Solo abbracciandola riusciva a scacciare i mostri che lo tormentavano, il calore che riceveva dal corpo di lei rifondeva la sua anima dal male di vivere che lo affliggeva.
Ho nascosto tra i miei silenzi tutte le parole che non potrai mai più sentire.
Io sono il passato che il tuo presente rimpiange.
Sono come un artiglio spezzato da una strada asfaltata male, non più recuperabile, avvolto da silenzi, solitudine. La mia anima vaga dispersa senza una direzione fissa, ondeggiando verso destra e sinistra senza una pista. Le mie ali mi hanno abbandonato ed io mi sento come un’aquila in attesa del richiamo verso l’alto.
A volte quello che c’è dietro la violenza è cosi sottile che ad occhio nudo non si vede.
Alla fine capisci di aver sofferto per niente di aver amato inutilmente che tutto ciò che credevi non c’era l’unica cosa che non capisci è: allora ma perché cazzo ci sto cosi ancora.