Valeria Molinaro – Tristezza
A volte mi chiedo se son triste perché piove o piove perché son triste.Per una strana coincidenza se il cielo piange piango anche io.
A volte mi chiedo se son triste perché piove o piove perché son triste.Per una strana coincidenza se il cielo piange piango anche io.
A che servono le parole quando ci sono già le lacrime che parlano?
C’è il sole,ma manca la luce in questa mia giornata.Solo nuvole vedo intorno a menuvole tormentateaffollano il mio cielo,spifferi di vento mi attraversano l’animae io rimango come addormentata in un deserto arido.
Sono pieno di Stelle. Vuoto come l’Universo.
Quando la pioggia cade imperterrita sul tuo cammino, poco hai da fare: Impara a camminare sotto ad essa con fierezza e restando in piedi. Nessuna pioggia, nessun inverno dura per sempre, il sole prima o poi torna.
Ma alla fine cos’è questo silenzio? Un male, un dolore, una cicatrice che spezza il fiato, ti logora l’anima, ti chiude il cuore e ti distrugge i sogni. Io amo il “rumore” quello forte, quello deciso, quello dove le parole ti fanno tremare il cuore, ti scoppiano dentro e ti dicono: io sono qui perché sei tutto quello che voglio e fanculo ai problemi, fanculo a chi non ci crede, fanculo al domani. Oggi siamo io e te e nient’altro che noi.
Vorrei affogare i cattivi pensieri ogni volta che tornano, ma loro riaffiorano dal mare della tristezza e continuano a vivere in ogni angolo della mia vita.