Valerio Massimo Manfredi – Destino
Gli dèi giocano con la nostra vita come un fanciullo vicino a uno stagno spinge al largo la sua barchetta ogni volta che le onde la riportano vicino a riva.
Gli dèi giocano con la nostra vita come un fanciullo vicino a uno stagno spinge al largo la sua barchetta ogni volta che le onde la riportano vicino a riva.
Non esiste la buona o la cattiva sorte, esiste ciò che vogliamo e in quello che ci fa più comodo credere e se qualcosa ci va storto, ci giustifichiamo dando la colpa al destino.
Il destino è un estraneo che ti ruba il corso del tuo passaggio, la vita è un’amica che ti cammina accanto.
Ogni giorno il mondo ha qualcosa da offrirti e la vita qualcosa da insegnarti.Sii grato e felice, di più non puoi chiedere. Piuttosto pensa a cosa puoi dare.
Viviamo la vita un po’ così, come seduti in una stazione ad aspettare chissà chi, o decidere di andare chissà dove.
Ma mi ero reso conto che coloro che si dicevano maestri e detentori dei segreti della vita, che affermavano di conoscere le tecniche che avrebbero potuto dare a qualsiasi uomo la capacità di ottenere ciò che voleva, avevano ormai smarrito il legame con gli insegnamenti antichi. Percorrere il cammino di santiago, entrare in contatto con gente comune, scoprire che l’universo parla un linguaggio individuale – un linguaggio fatto di “segni” e di segnali – e che per capirlo basta guardare con la mente sgombra da retaggi e pregiudizi ciò che accade intorno a noi… tutto ciò mi ha fatto dubitare che l’occultismo fosse davvero la sola porta che consentisse di accedere a quei misteri. È molto importante prestare attenzione. Le lezioni arrivano sempre quando sei pronto. Se sarai attento ai segnali, apprenderai tutto ciò che ti è necessario per il prossimo passo.
Dirai a tua madre che il cuore di Aristarchos ha battuto per lei con ardore immutato, fino all’ultimo momento.
Non esiste la buona o la cattiva sorte, esiste ciò che vogliamo e in quello che ci fa più comodo credere e se qualcosa ci va storto, ci giustifichiamo dando la colpa al destino.
Il destino è un estraneo che ti ruba il corso del tuo passaggio, la vita è un’amica che ti cammina accanto.
Ogni giorno il mondo ha qualcosa da offrirti e la vita qualcosa da insegnarti.Sii grato e felice, di più non puoi chiedere. Piuttosto pensa a cosa puoi dare.
Viviamo la vita un po’ così, come seduti in una stazione ad aspettare chissà chi, o decidere di andare chissà dove.
Ma mi ero reso conto che coloro che si dicevano maestri e detentori dei segreti della vita, che affermavano di conoscere le tecniche che avrebbero potuto dare a qualsiasi uomo la capacità di ottenere ciò che voleva, avevano ormai smarrito il legame con gli insegnamenti antichi. Percorrere il cammino di santiago, entrare in contatto con gente comune, scoprire che l’universo parla un linguaggio individuale – un linguaggio fatto di “segni” e di segnali – e che per capirlo basta guardare con la mente sgombra da retaggi e pregiudizi ciò che accade intorno a noi… tutto ciò mi ha fatto dubitare che l’occultismo fosse davvero la sola porta che consentisse di accedere a quei misteri. È molto importante prestare attenzione. Le lezioni arrivano sempre quando sei pronto. Se sarai attento ai segnali, apprenderai tutto ciò che ti è necessario per il prossimo passo.
Dirai a tua madre che il cuore di Aristarchos ha battuto per lei con ardore immutato, fino all’ultimo momento.
Non esiste la buona o la cattiva sorte, esiste ciò che vogliamo e in quello che ci fa più comodo credere e se qualcosa ci va storto, ci giustifichiamo dando la colpa al destino.
Il destino è un estraneo che ti ruba il corso del tuo passaggio, la vita è un’amica che ti cammina accanto.
Ogni giorno il mondo ha qualcosa da offrirti e la vita qualcosa da insegnarti.Sii grato e felice, di più non puoi chiedere. Piuttosto pensa a cosa puoi dare.
Viviamo la vita un po’ così, come seduti in una stazione ad aspettare chissà chi, o decidere di andare chissà dove.
Ma mi ero reso conto che coloro che si dicevano maestri e detentori dei segreti della vita, che affermavano di conoscere le tecniche che avrebbero potuto dare a qualsiasi uomo la capacità di ottenere ciò che voleva, avevano ormai smarrito il legame con gli insegnamenti antichi. Percorrere il cammino di santiago, entrare in contatto con gente comune, scoprire che l’universo parla un linguaggio individuale – un linguaggio fatto di “segni” e di segnali – e che per capirlo basta guardare con la mente sgombra da retaggi e pregiudizi ciò che accade intorno a noi… tutto ciò mi ha fatto dubitare che l’occultismo fosse davvero la sola porta che consentisse di accedere a quei misteri. È molto importante prestare attenzione. Le lezioni arrivano sempre quando sei pronto. Se sarai attento ai segnali, apprenderai tutto ciò che ti è necessario per il prossimo passo.
Dirai a tua madre che il cuore di Aristarchos ha battuto per lei con ardore immutato, fino all’ultimo momento.