Valerio Varaldo – Tristezza
Sono nato per la notte… e lei per me.
Sono nato per la notte… e lei per me.
Tutti si accorgono se cambi taglio di capelli, nessuno se si spegne la luce degli occhi.
E ti senti triste e vuoto, quando realizzi che, con i fatti, ti fanno sentire che vali meno di un cane.
Dopo le ferite del cuore ci si impara a non fidarsi più delle persone. Ci si impara a diffidare di tutto e di tutti. Ci si impara che quando cerchi una mano che ti sostenga non troverai altro che cumuli di cemento. E tristemente capirai che non avrai più certezze, se non quella che ti aiuterà nella vita: “credere solo in quello che sei”.
Verso sera quando il sole ci lascia, torno dove il mio cuore ha iniziato a vacillare… chiudo gli occhi e subito la mente vola da te, ostinata nel continuare a pensarti… Tu non ci sei, non incontro più il tuo sguardo ne sento più la tua voce, ma il ricordo non mi abbandona… troppo forte il dolore per qualcosa di unico che stava nascendo, troppo fredda è la mia anima senza il tuo sorriso a scaldarla.E in riva a quel lago lascio una lacrima… una goccia d’amore.
Struggente la malinconia mi assale, lampi di pensieri s’annidono fugaci nella mente affollando d’emozioni lo spirito mio che invano tenta senza le sue forze di fuggire lontano verso un altro cielo.
Nello specchio non vedo nessuno, nessuno che io voglia.