Valeriu Butulescu – Ateismo
Ogni qualvolta scende da un aereo, torna ad essere ateo.
Ogni qualvolta scende da un aereo, torna ad essere ateo.
Siamo cristiani. Come possiamo coprire il volto di una donna, quando non riusciamo neppure a coprire la zona pubica?
Tu lo chiami Dio ma io non lo conoscola mia spiritualità non si esprime nel cultoil mio Dio non vive in cielo non sa neanche volarese ho bisogno di lui non lo devo pregarenon divide le acque non moltiplica i paniil mio Dio è la mia pancia e muove lei le mani…
I miei occhi non cercavano le stelle, non ho mai capito perché quando una persona è stanca di tutto alza la testa al cielo e chiede qualcosa. Ci provai anche io qualche volta, avevo imparato a forza di vedere queste persone che se avessi avuto problemi, mi sarei dovuto rivolgere a qualcuno lì nel cielo, non so forse a una stella. Ma tutte le volte che ci provai, a me rispose solo il silenzio. Così crescendo ho imparato, che quando si è pieni, stanchi, afflitti, non bisogna alzare la testa al cielo, ma volgerla verso il problema da superare.
I credenti non vogliono rispetto, ma sottomissione.Pretendere che un ateo non possa criticare le credenze religiose, anche tramite la satira più estrema, significa pretendere la sottomissione della libertà di pensiero alla fede.Una fede che, tra l’altro, rappresenta un insulto alla ragione, alla logica e al buon senso, tutte cose che per un razionalista hanno valore, quindi dovrebbero essere gli atei a chiedere rispetto per la loro razionalità, continuamente stuprata dalle credenze religiose, tanto irrazionali quanto ridicole.
Vedi una bella donna in lontananza e la desideri. Quando s’avvicina, t’accorgi con dispiacere che è tua moglie.
Forse dovrei prendere esempio da coloro i quali si definiscono atei per essere una buona cristiana.