Valeriu Butulescu – Uomini & Donne
La saggezza di un uomo non è sempre direttamente proporzionale all’ampiezza della sua biblioteca.
La saggezza di un uomo non è sempre direttamente proporzionale all’ampiezza della sua biblioteca.
Io capisco tutto delle donne, tranne naturalmente il loro cervello.
L’uomo usa i pugni, la donna usa il disprezzo, l’umiliazione, le accuse di pochezza. La violenza subita dalle donne è quotidianamente provata dalle cronache, infatti ci si prodiga per la loro giusta tutela e difesa, lo stesso non si può dire per quegli uomini che spesso non confessano neanche a se stessi di essere vittime di soprusi domestici. I maltrattamenti subiti dalle donne sono soprattutto fisici, quelli contro gli uomini sono perlopiù verbali e psicologici. Anche il silenzio ostile può diventare arma di intimidazione, strumento di vendetta. Credo che la conquista di alcune libertà porti sempre una forma consapevole di violenza ottusa.
Quelle come me non sono “donne dal carattere facile” ma nemmeno “impossibili”. Tutto dipende da chi sa essere uomo.
Siamo come due gocce uguali, di stessa dimensione, che vogliono unirsi ma devono cadere perpendicolari sul terreno. Una goccia, però, deve avere la forza di andare contro ciò che l’esterno le obbliga di fare e di spostarsi, così da incontrare l’altra goccia, e diventare finalmente una cosa sola.
Il problema delle donne è che quando amano, lo fanno con tutte loro stesse. Non si fermano a pensare cosa potrebbe succedere, si fidano. E quando gli si lancia sotto gli occhi la verità, non vogliono crederci. Poi capiscono e si convincono che non dimenticheranno mai. Che resteranno legate a quel dolore per sempre. Ma il per sempre è un tempo troppo grande, ci si deve solo scrollare via i ricordi.
Le donne, con rare eccezioni, sono più intelligenti di noi, o perlomeno, più sincere con se stesse rispetto a ciò che vogliono. Che poi te lo facciano sapere o meno è un altro paio di maniche. La femmina, Daniel, è un enigma della natura. È una babele, un labirinto. Se lascia il tempo di pensare, non ha più scampo.