Vera Santoro – Stati d’Animo
Il colore della pelle è solo una sfumatura, perché non è il colore che fa un uomo, ma il suo cuore e il cuore è sempre rosso.
Il colore della pelle è solo una sfumatura, perché non è il colore che fa un uomo, ma il suo cuore e il cuore è sempre rosso.
Non abbiamo ancora conosciuto la bellezza di un respiro, che lo confondiamo con il nostro affanno continuo.
Niente e nessuno può distruggere i sentimenti abitati, il cuore è l’alloggio delle emozioni.
Arriva un momento in cui è necessario fermarsi, in un angolo, fare i conti col passato, riprendere fiato e poi ricominciare a camminare. Più veloce e forte di prima.
Ci sono due cose che non si fermano mai: la terra e la mia testa.
Senza un filo di voce, nell’oscurità della notte mi ritrovai davanti allo specchio, nell’Ombra un pianto velato e dipinto da battiti deboli fino a capirsi, per poi tentare di carpire attraverso gesta infangate, dolenti con l’agitare di parole scemate, aggrappate sulle labbra socchiuse a fatica.
Una rigida confusione mi intorpidisce, celata da una meschina normalità. Nascosto dietro respiri pilotati, dietro a sguardi clandestini. Non l’accetto ma nel rifiuto mi trovo schiavo di questa corrente, trascinato da una piena di problemi e domande. Vorrei essere chiaro, sapere cosa voglio, ma non riesco. Bloccato, impantanato senza sapere quale sia la cosa più giusta da fare. Mi trovo solo, razionalmente instabile. Potessi capire cosa vuole questo mio sangue, quale nome vuole per sé. Ribolle e mi sfianca, esanime senza risposte.