Vera Somerova – Medicina e salute
Con i soldi puoi permetterti l’assistenza dei migliori medici del mondo… ma mai potrai comprarti la salute.
Con i soldi puoi permetterti l’assistenza dei migliori medici del mondo… ma mai potrai comprarti la salute.
Ovunque siano muri, là sono lucidi tossici granchi che annunziano l’avvicinarsi del cancro. Dovunque tu vada, qualunque cosa tu tocchi, è cancro e sifilide. Sta scritto in cielo: fiammeggia e danza come un malaugurio. Ha roso le anime nostre e noi non siamo altro che una cosa morta, come la luna.
Atleta delle paralimpiadicome un puledro mordi il frenoil traguardo è vicinonon mollare!Le ruote stridonole mani brucianoi tuoi occhi lucidisprizzano scintille:Hai vinto, hai vinto!Tu uomo, dalla volontà di ferrovuoi ritrovarenella lotta,nella vittoria,quella parte del corpoche il destinoha voluto toglierti.E, noi, commossie ammirati,troviamo la forzaper superare gli ostacolidi ogni giornoringraziando te,la vita e l’amore,che ci trasmetti.
Dal giuramento di Ippocrate ai giorni nostri.Causa: la medicina; cura attraverso la quale alleviare i dolori e le malattie dell’uomo.Effetto: salute; benessere psicofisico derivante dall’effetto della medicina per mezzo del medico.Il punto è: cos’è diventata oggi la medicina e la salute; un mezzo o un fine!?Nessuno dei due; poiché, per natura, la logica del profitto e delle lobby, prima o poi, sovrasta anche il più nobile degli animi umani. Non tutti, certo, resta il fatto che non esiste medicina che generi salute se colui che ha facoltà di amministrarla è assoggettato alla grande fragilità dell’uomo: il perseguimento del materialismo e dell’arricchimento materiale che sovverte, per natura, il lavoro di colui che dovrebbe garantirci “medicina e salute” : il medico.Esistono ancora animi nobili e spiriti volti al servizio di codesta professione ed a loro va il più caldo incoraggiamento affinché si rendano testimoni e portatori sani, per i posteri e per i presenti, di come, pur, “smaterializzando la materia, gli animi, la vita, per mezzo del materialismo e del consumismo che ci sta consumando”, si concretizzi la responsabilità oggettiva verso l’umanità che la fine del progresso è vicina; il regresso avanza!
Le donne hanno oggi il medico, come ieri avevano il confessore. I disastri che provocheranno questi nuovi confessori non saranno inferiori a quelli che provocavano un tempo quei vecchi medici.
Senza la ricerca scientifica e senza la tecnologia d’avanguardia, un ospedale è ancora soltanto un lazzaretto!
È un gentiluomo che prospera con le malattie e muore con la buona salute.