Anna Maria D’Alò – Verità e Menzogna
Spesso la verità non la trovi quando la cerchi, ma emerge da sola con il tempo.
Spesso la verità non la trovi quando la cerchi, ma emerge da sola con il tempo.
In un mondo povero di sincerità è l’amore ad arricchire l’esistenza.
La verità è una donna nuda che indossa le vesti che l’uomo le concede.
Certe persone raccontano le bugie così bene e con tanta convinzione che finiscono per crederci pure loro.
Raramente dico quello che penso, figuriamoci quello che non penso.
Le immagini rappresentavano la realtà, la finzione, l’anteprima di quello che sarà. Sono ora parte della realtà, prima di sostituirsi ad essa.
La verità è che a molte persone piacerebbe veramente che tu fossi come loro ti descrivono. Sarebbe un bel traguardo per loro perché non saresti più un pericolo. Quindi ricordati sempre che se fossi veramente come ti descrivono non si preoccuperebbero minimamente di sminuirti e cercare in ogni modo di farti apparire “niente”!
La legge è uguale per tutti; le eccezioni confermano la regola.
Le intuizioni più assurde sono anche quelle più probabili per svelare un mistero!
Non mentire mai a chi ti ama, ma soprattutto non mentire mai a te stesso non riusciresti più a guardarti negli occhi.
Da certe persone la verità non la sapremo mai, o solo quando sarà troppo tardi.
Cosa ci frega!? Quel maledetto pensiero che se sei onesto, onestà ricevi, col cavolo! Mettiamocelo bene in testa chi ti vuole fregare, ti frega! Non gliene frega nulla se sei onesto oppure no!
Portatori di handicap, o diversamente abili sono le persone con un problema fisico. Ma ci sono coloro e ne sono milioni e milioni che non usano il cuore, e tantomeno appieno le loro facoltà mentali per fare il bene al prossimo, a chi soffre, a chi vive nell’indigenza; Ebbene questi sono i veri handicappati della società moderna, sono avari di compassione, e quindi incapaci di amare, a loro non occorre una carrozzella, a loro occorre un cuore nuovo!
Scusa se a volte non arrivo a essere l’amico che tu vorresti. La verità è che non sono il compagno, nemmeno per me stesso.
Non c’è modo di riconoscere una verità, se non quello di volerla ascoltare.
Ho conosciuto lei: una donna di appena trent’anni, ho avuto modo di frequentarla sei mesi, mesi in cui lei mi ha raccontato parte della sua vita. Un film che ebbe inizio con violenze fisiche e mentali, un film in cui ogni giorno la protagonista (lei) subiva violenze, un ex, un marito, un mondo tutto così mediocre. Finché un giorno capii che la mediocrità era lei, con i suoi film che dipingeva a pennello per attirare l’attenzione su se stessa. Una donna insicura, debole, falsa e meschina, pronta ad usare ogni mezzo per fare pena. Oggi quella donna malata avrà puntato già altre vittime. Io oggi posso gridare: mi sono salvata!
I pregiudizi sono le impalcature delle menti ristrette che non riescono a dare spazio alle verità della vita.