Papa Leone XIII – Verità e Menzogna
La Chiesa non ha bisogno di nient’altro che della verità.
La Chiesa non ha bisogno di nient’altro che della verità.
Niente è importante… quindi tutto è importante.
La Verità e la Libertà hanno questo di buono, che tutto quello che si fa contro di esse o in loro favore, giova sempre alla loro causa.
La ricerca del Vero è l’avventura per cui il tempo è reso Storia.
Anche la prova indiziaria più lampante e più perfetta potrebbe essere falsa, dopotutto, e perciò andrebbe accettata con la massima cautela. Prendete il caso di una matita qualunque che sia stata temperata da una donna qualsiasi; se avete dei testimoni, scoprirete che ha usato un temperino; ma se vi attenete unicamente all’aspetto della matita, sarete pronti a credere che lo abbia fatto con i denti.
Che cosa diventa un presuntuoso, privo della sua presunzione? Provate a levar le ali ad una farfalla: non resta che un verme.
Le bugie si nutrono di altre bugie. La verità non ha bisogno di nutrirsi.
Un essere umano é libero nella misura in cui conosce La Verità sull’essere umano, se tu ad un essere umano gli fai credere di essere un pollo, vivrà nella falsità e non libero di essere ciò che lui è fino a quando non troverà La Verità riguardo se stesso. Solo a quel punto potrà andare libero e liberarsi dalla menzogna e della falsità.
Non esistono bugie bianche e bugie nere. Ma a volte ci sono delle bugie che possono regalare un sorriso.
La luce è piu veloce del suono: ecco perché alcune persone sembrano intelligenti finché non parlano.
Puoi truccarti, fingerti un’altro ingannare con l’apparenza. Ma non puoi ingannare la tua coscienza, allo specchio lei ti rivelerà chi sei.
Chi sa tutte le risposte non ha bisogno delle risposte, ma se così fosse non sarebbe umano: gli esseri umani vivono per rispondere alle domande che si è posto nello spirito: “chi sono?”
Le bugie dei bambini, sono verità nascoste. Basta leggere fra le righe e guardarli negli occhi e trovi la verità.
A volte la lealtà è una zavorra pesante.
Preferisco sentirmi dire un ti odio sincero, piuttosto che un ti amo falso.
La maschera non è l’ipocrisia di un nuovo “abito”, ma il pudore della propria “nudità”.
Lo sguardo non mente mai, è la bocca a farlo.