Carlos Ruiz Zafón – Verità e Menzogna
Sono poche le ragioni per dire la verità, mentre quelle per mentire sono infinite.
Sono poche le ragioni per dire la verità, mentre quelle per mentire sono infinite.
Non sapere, a volte, è meglio che sapere.
Scherzando, si può dire di tutto, anche la verità.
Gli omosessuali sarebbero i migliori mariti del mondo, ma solo se non recitassero la parte dei donnaioli.
Vi sono infinite varietà e sfumature di menzogne ed ipocrisie, a volte ci si immerge dentro, tanto da non riuscire nemmeno più a discernere tra esse e la sincerità; altre volte, le si sfiora appena. Ma esserne completamente scevri, è possibile per noi, comuni mortali? O è privilegio esclusivo dei Santi?…
Se le parole di un libro vengono cambiate, o viene riscritto il suo finale, la verità che esso contiene continua ad esserci, perché non è possibile cambiarla, deformarla come si vuole, alterarla o scomporla: non è morale, è matematico.
L’ipocrisia è il vestito che indossa chi vuole apparire.
Richiuse il libro con violenza. Il suo vero nome probabilmente è Abendstein. Di certo l’SD è già sulle sue tracce. […] Questo libro, pensò Freiherr Reiss, è pericoloso. Se un bel mattino Abendsen venisse ritrovato appeso al soffitto, sarebbe una notizia confortante per chiunque si fosse fatto influenzare dal suo libro. Saremmo noi ad avere l’ultima parola. A redigere il poscritto.
Ci ha parlato del nostro mondo, di questo mondo, che in questo momento è intorno a noi. Vuole che lo vediamo per ciò che è. E io ci riesco, ci riesco sempre di più ogni momento che passa.
Difficile interpretare i silenzi… difficile leggere la verità nelle parole.
Ho detto quello che voglio… appunto non sono te!
Troppo sindacabile l’istituzione chiamata “giustizia” per esser dagli uomini di buona volontà considerata “dogma”.
Il falso si nasconde dietro il veropoiché è un’ottima copertura.
Non esiste un uomo, né una divinità, che incarni in sé il bene, o la giustizia, o la vita, e ne sia la sua rappresentazione. Ogni uomo, o Dio, in fondo seguono i propri desideri. Così il male si riconosce solo dalla Morte, e non esiste uomo o Dio che ne sia immune, e la Morte riconosce il Male che l’ha provocata. Dal desiderio, che non tiene conto se si vive o si muore, vuole, brama, cerca la Morte chiamandola Vita. Cos’è il Male se non il desiderio di uccidere per vivere, di avere dalla Morte sia spirito che materia, per l’illusione di poter essere.
Il tiranno muore e il suo regno termina, il martire invece muore e il suo regno comincia.
La vita non viene usata come risposta ad un amore e quindi non viene vissuta come un superamento continuo di se stesso in una donazione verso l’infinito, perciò in una conquista di un autenticità che consiste nell’immergersi in questo amore.La vita viene vissuta come esasperazione di un individualismo cieco che non ha senso e che tutto trasforma in strumento proprio.Fino a che punto arriva la stoltezza dell’uomo che rifiuta il rapporto con Dio, l’unico che dà senso e dà pienezza al suo essere! Dio è Dio e il Signore della nostra esistenza.
In amore: la menzogna e il tradimento non concedono perdono, ma solo una triste bugia per aiutare il cuore a battere ancora.