Veronica Ceglia – Verità e Menzogna
Quando a una persona gli sbatti la verità in faccia tende subito ad insultarti e a sminuirti, tu fai un sorriso davanti all’ignoranza e manda a quel paese senza ritorno.
Quando a una persona gli sbatti la verità in faccia tende subito ad insultarti e a sminuirti, tu fai un sorriso davanti all’ignoranza e manda a quel paese senza ritorno.
Ho sempre avuto un debole per la verità. Di essa mi innamoro, della menzogna non so che farmene: sporca la mia vita e quindi va spazzata via.
Non esiste un uomo, né una divinità, che incarni in sé il bene, o la giustizia, o la vita, e ne sia la sua rappresentazione. Ogni uomo, o Dio, in fondo seguono i propri desideri. Così il male si riconosce solo dalla Morte, e non esiste uomo o Dio che ne sia immune, e la Morte riconosce il Male che l’ha provocata. Dal desiderio, che non tiene conto se si vive o si muore, vuole, brama, cerca la Morte chiamandola Vita. Cos’è il Male se non il desiderio di uccidere per vivere, di avere dalla Morte sia spirito che materia, per l’illusione di poter essere.
Tacere delle verità scomode potrebbe essere un atto d’amore verso chi rimarrebbe ferito nel conoscerle, ma edulcorarle per farle ingoiare più facilmente è solo ipocrisia.
Si fa più fatica a credere alla verità che ad una bugia.
In un universo basato sulla dualità, c’è sempre un punto di vista contrario.
Credo che essere Italiani non sia più un pregio… o non lo è mai stato.