Victor Hugo – Tristezza
L’estate che fugge è un amico che parte.
L’estate che fugge è un amico che parte.
Il Dolore è la Pietra che Dio ti offre per Scolpire la Tua Opera d’Arte.
Implosione. Apparentemente intatti fuori, realmente lacerati dentro.
Sono arrivata ad una conclusione; “nessuno ti capisce davvero come vorresti”! Sanno leggerti solo in superficie, se sorridi sei felice, se piangi sei triste, solo bianco e nero. La profondità non gli interessa. Non gli importa se dentro al cuore ci sono parole mai dette, delusioni tenute dentro per non ferire, lacrime celate dietro a “un va tutto bene” per nascondere la tristezza.
Sono come un artiglio spezzato da una strada asfaltata male, non più recuperabile, avvolto da silenzi, solitudine. La mia anima vaga dispersa senza una direzione fissa, ondeggiando verso destra e sinistra senza una pista. Le mie ali mi hanno abbandonato ed io mi sento come un’aquila in attesa del richiamo verso l’alto.
Non ti devi disperare quando ti sembra che una cosa sia nata male fin dall’inizio, perché c’è pur sempre la possibilità che vada ancora peggio.
Si fa di tutto per dimenticare un dolore ma, quando questo diventa insopportabile ed opprimente, il rimedio sta nel cercare ed ascoltare dentro se l’antidolorifico naturale che tutto placa: il cuore.