Victoria Abril – Musica
Il mio corpo è come uno strumento musicale, un flauto: non pensate che produca una gradevole melodia?
Il mio corpo è come uno strumento musicale, un flauto: non pensate che produca una gradevole melodia?
Ho sempre sognato avere un bassista con le tette ed un direttore artistico con le palle.
“Continua a suonare,” m’incitò Esme. Le mie mani si erano fermate di nuovo.Feci come aveva chiesto, e venne dietro di me, poggiando le mani sulla mia schiena.La canzone era interessante, ma incompleta. Giocai con un accordo, ma non sembrò in qualche modo corretto.”È affascinante. Ha un nome?” Chiese Esme.”Non ancora.””Vi è una storia collegata?” Domandò, un sorriso nella sua voce. Questo le dava un immenso piacere, e mi sentii in colpa per averle negato la mia musica per così tanto tempo. Ero stato egoista.”È… una ninna nanna, suppongo.” Trovai l’accordo giusto. Si legò con facilità al movimento successivo, prendendo vita da solo.”Una ninna nanna,” ripetè a se stessa.Vi era una storia dietro questa melodia, e una volta che lo capii, tutti i pezzi si ricomposero facilmente. La storia era una ragazza addormentata in uno stretto letto, dai capelli neri folti e arruffati e contorta come un’alga sopra il cuscino…
Con gli anni che passano le compagnie si sfasciano, le coppie si lasciano e la nostalgia ha uno strano fascino.
Il vento è come la musica, allontana i pensieri.
La musica è strana, promette regali che forse non ha.
La musica dona voce al silenzio dell’anima.