Vincent Van Gogh – Arte
L’arte è gelosa… bisogna lavorare a lungo e duramente per afferrarne l’essenza. Quello a cui miro è maledettamente difficile, eppure non penso di mirare troppo in alto.
L’arte è gelosa… bisogna lavorare a lungo e duramente per afferrarne l’essenza. Quello a cui miro è maledettamente difficile, eppure non penso di mirare troppo in alto.
Il nero è un’entità, una presenza significante.Il nero non è anticolore, è colore morale.Il nero è anche protesta, come il bianco ha valore di pace.Nato dalle terre, dalle ocre gialle, rosse, brune dei primi anni, negli anni’40, dai grigi nelle loro infinite cadenze (degli anni’50), dai bianchi crudi e secchi, io ho trovato nel nero un punto di appoggio. Mi pare un riconoscimento essere stato considerato un pittore del nero. Anzi, un privilegio.Anche se, quando i neri di Hartung o di Kline non erano consueti, si veniva considerati “troppo tristi e severi”. Il nero è il piacere di non essere di moda. E il dolore di leggere uno sguardo severo negli occhi di chi guarda.
Un quadro prende valore dopo la fine del pittore, il pittore prova stupore dopo la fine di un quadro.
Vi è una certa quale povertà nella nostra critica. Noi assumiamo che vi siano pochi grandi uomini, e che i restanti siano piccini; che vi sia un solo Omero, un solo Shakespeare, un solo Newton, un solo Socrate. Ma l’anima, nelle sue ore raggianti non riconosce queste usurpazioni. Dovremmo sapere come elogiare Socrate, o Platone, o San Giovanni, senza impoverirci.
Colui che da forma a l’Arte-Sostanza assopita nell’Io profondo ha lo sguardo di Stargate: si,…
La vita è come un’opera teatrale dove ogni attore si troverà, prima o poi, a recitare il suo ultimo atto.
Non esistono artisti umili, tutt’al più esistono artisti che portano avanti la loro presunzione con…