Vincent Van Gogh – Tristezza
È come avere un gran fuoco nella propria anima e nessuno viene mai a scaldarvisi, e i passanti non scorgono che un po’ di fumo, in alto, fuori del camino e poi se ne vanno per la loro strada.
È come avere un gran fuoco nella propria anima e nessuno viene mai a scaldarvisi, e i passanti non scorgono che un po’ di fumo, in alto, fuori del camino e poi se ne vanno per la loro strada.
Una persona “distrutta” la riconosci dagli occhi e dal suo silenzio, ed è lì che racchiude le sue cicatrici, le sue lacrime ma soprattutto il suo dolore.
L’immaginazione del dolore è più forte e reale del dolore stesso.
Esistono pensieri continui, che ti uccidono l’anima senza che nessuno se ne accorga.
E quando una persona diviene tristezza per più persone, dovrebbe iniziare a porsi seriamente delle domande.
Bisognerebbe trovare nel tempo consolazione, invece trovi sempre pensieri sparsi a lacrime.
La felicità non si ostenta, si vive, vedo tanti sguardi felici, ma gli occhi sono tristi, gli occhi sono lo specchio dell’anima e le anime di tante persone sono vuote, come i loro ideali, come la loro vita.