Vincenza Molvetti – Stati d’Animo
Il dubbio quanto sa essere atroce rosica l’anima e non ti lascia libertà perché in un modo o nell’altro tu farai la tua scelta.
Il dubbio quanto sa essere atroce rosica l’anima e non ti lascia libertà perché in un modo o nell’altro tu farai la tua scelta.
Quando il cielo si tinge d’arancio posso finalmente ritrovare la dimensione che mi appartiene, la calma interiore che placa la mia mente dal turbinio della superficiale frenetica inutilità del mondo.
Ho voglia di tornare a quei tempi dove la vita era soltanto un gioco.
Potessi tornare indietro dimenticherei tutte le cose che mi hanno fatto star male. Potessi tornare indietro farei tanti passi in avanti potessi tornar indietro sarei diverso non sarei quello di oggi.
Povero corpo mio, la furia del tempo ti ha vissuto, fra le sue onde tu hai navigato, hai guardato sempre avanti facendo finta che tutto fosse in sintonia con il vivere, quanta paura per un acciacco. Ora senti gli anni pesare, ti sforzi e vuoi ritornare quel giovane che eri, questa vita vestita di vecchiaia riscopre ora la sua giovinezza interiore: questo suo spirito che non muore.
Rimango presente, ma non sono com’ero.
Sono stanca di ammirare la mia ombra morta che troneggia contro il muro bianco dei ricordi.