Vincenzo Cerami – Frasi Sagge
Forse le persone migliori sono quelle che sanno di non valere più del niente che li circonda.
Forse le persone migliori sono quelle che sanno di non valere più del niente che li circonda.
Chi pratica il Tao (Tao, in cinese, vuol dire “la via”) non ha che da essere in pace con se stesso, perché…Senza uscire dalla portaConosce tutto quel che c’è da conoscereSenza guardare dalla finestraVede le vie del cieloPerché più lontano si vaMeno si capisceIl Saggio arriva senza partireVede senza guardareFa senza fare.
La saggezza di un uomo si può misurare perfettamente nel grado di libertà che è in grado di concedere.
Le vere riflessioni sono le sole a non essere in grado di comprendere se stesse.
Spesso chi scrive segue l’onda del suo stato d’animo, del suo umore, della chiacchierata appena conclusa, dell’ultimo ricordopubblicata da motiviinviola il giorno Sabato 29 dicembre 2012 alle ore 4.05 ·che l’ha fatto sorridere o che l’ha rattristato. Spesso segue la trascinante onda di una risata o la delusione di un sentimento. Ma come unico scopo ha quello di indagare la realtà. La propria realtà e quella, percepita, di chi gli sta a cuore. A volte indaga con una tale crudezza da dare l’impressione di non essere capace di amare neppure sé stesso. A volte quella che sembra crudezza o – in alcuni casi – egoismo, non è altro che un’immensa voglia di vedere un sorriso, o un sogno realizzarsi. Si possono passare anni ad analizzare, scoprendo volta per volta tante sfumature diverse. Dando altro valore a ciò che pensavamo accantonato. Incassando incomprensioni e fraintendimenti dovuti solo alla fretta di chiudere la bocca di qualcun altro. Ogni critica che rivolgiamo a qualcuno, può essere lontana dall’intenzione di offendere; può essere anche un grido di aiuto verso noi stessi per interiorizzare sofferenze e passi falsi. Ho criticato fino allo sfinimento certe mie scelte, diventandone inevitabilmente vittima. Ora semplicemente osservo, come attraverso un vetro filato, la mia immagine distorta e tutto il riflesso che si porta dietro. Se qualcuno, per vedere meglio, prende il vetro e si taglia una mano, forse ha la mia stessa curiosità. Io riconosco il mio volto tramite i giochi di luce di questo vetro. Fatico a rimettere insieme i miei lineamenti perché non si vedano i punti di sutura. Appaio sfinita, cinica, inerme, rassegnata, dolorante, chiusa e probabilmente detestabile. Chi scrive affronta tutto questo ogni giorno, ma forse dimentica che non è il solo a vedere il proprio viso in frantumi. E che a ogni violenta riflessione, corrisponde uno stravolgimento della propria anima. Un sussulto, un ribaltamento, un urlo sguaiato e inquietante, una smorfia di dolore, una lacrima, un sorriso isterico, uno sprazzo di lucidità, un conato di vomito, uno spasmo, la stanchezza, la tensione estrema, il rilassamento, il sonno dei sensi. Un ribaltamento, uno sbalzo umorale continuo, che si risolve spesso nel tempo di un pensiero, ma che non ha motivo di essere considerato killer.
Quante volte mi sono fermata a pensare che cosa fosse giusto o sbagliato. Quante volte ho perso tempo la ferma a riflettere. Non fermatevi, vivete, seguite l’istinto con una buona dose di ragione. Ascoltare il cuore è giusto e lecito ma calpestare se stessi per amore di altri no.
Chiedetevi cosa vi può rendere felici e cercate di esserlo. Non siate come vi vogliono gli altri, ma come volete voi stessi. C’è bisogno di persone felici. Non c’è regalo più bello che possiate fare a voi stessi ed agli altri che essere felici.