Vincenzo Costantino – Frasi sulla Natura
Perché l’essere umano non si rende conto delle bellezze che la natura ogni giorno ci regala, dando cosi tutto per scontato, rovinando ciò che attualmente ci circonda.
Perché l’essere umano non si rende conto delle bellezze che la natura ogni giorno ci regala, dando cosi tutto per scontato, rovinando ciò che attualmente ci circonda.
Labirinti di nuvole spezzano il cielo screziato, l’acqua ritrova il sentiero intagliato nella roccia e riscopre il sapore della terra. Una cadenza regolare e composta sigilla quest’unione rinnovata, un ritmo che ti avvolge, ti cattura… ti lascia intravedere il senso di un’armonia cosmica, le cose che eran perse e si sono ritrovate… Un tempo indefinito dilata l’unità di un battito e offre la visione di qualcosa di più grande, oltre il profilo della pioggia, una geometria in trasparenza che parla di Dio.
Adesso tu vuoi capirmi. tu non hai mai cercato di capirmi veramente ti sei sempre basata sul giudizio delle altre persone.
Dovremmo saper guardare con stupore e gratitudine i doni della natura: dai fili d’erba ai grandi alberi, dai piccoli insetti alla maestosità delle balene, dall’immenso mare alle cime innevate dei monti. Dovremmo, ma l’essere umano difficilmente apprezza quello che gli viene regalato.
Alla fine di ogni diluvio, nubifragio o tempesta, le rane escono a fior d’acqua per fare festa.
Amo la montagna, l’insieme del brusio delle foglie mosse dal vento, detesto l’ipocrisia nel citare bellezza quando è bruttezza, do peso alle parole, agli sguardi, alle carezze, ai baci. Piango per un film d’amore nel suo finale. M’arrabbio facilmente perché permaloso. Amo chi riesce a farmi sorridere l’anima, non tengo mai il muso a chi amo. Credo in un altra possibilità. Credo anche che le cose belle si ottengono superando quelle brutte. Sono geloso come lo è l’albero antico nel veder germogliare un altro seme vicino le sue radici. Sono istintivo e bacio ciò che mi piace. Ci sono e resto, se credo in qualcosa.
A tutti noi viene insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire la meraviglia dell’esistenza; ci vengono insegnati i nomi dei fiori; degli alberi e non come entrare in comunicazione con loro, in sintonia con l’esistenza. L’esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare, selezionare, ma solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare con lei.