Vincenzo Costantino – Ricordi
Non smettere di ricordati che di ricordi si muore.
Non smettere di ricordati che di ricordi si muore.
Tornare in patria e non sentirsi più a casa… non credo che ci sia niente di più sconcertante. È come una fitta nel cuore, per quanto ti sforzi solo il tempo potrà guarire.
Mi ricordo quando ti vidi per la prima volta, io piccola piccola, tu così misterioso e ricordo che fantasticavo spesso su di te…
La mia fanciullezza fu libera e gagliarda. Risuscitarla nel ricordo, farla riscintillare dinanzi alla mia coscienza, è un vano sforzo. Rivedo la bambina ch’io ero a sei, a dieci anni, ma come se l’avessi sognata. Un sogno bello, che il menomo richiamo della realtà presente può far dileguare. Una musica, fors’anche: un’armonia delicata e vibrante, e una luce che l’avvolge, e la gioia ancora grande nel ricordo.
Vivo il presente, vivendo nel ricordo.
Ci lascerà un vuoto colmabile.
Lasciali parlare dicevano, lasciali parlare: senza l’esperienza dei tormenti ci sarà poco da fare. Tu lasciali parlare.