Vincenzo Costantino – Sogno
Come in un sogno, puoi vedere quella fotografia prendere vita.
Come in un sogno, puoi vedere quella fotografia prendere vita.
Polvere di pioggia ad annaffiare le radici di un arcobaleno dimenticato; le nuvole distratte ospitano un raggio di sole timido ma ancora sorridente. Su quella curva dalle mille tinte, scivolano giù cascate di parole, formando uno stagno indaco, ai piedi di una valle senza tempo.
Sospesa tra sogno e realtà, sorvolando gli abissi delle illusioni, mi aggrappo ad un raggio di luna e mi cibo di stelle. Un ricordo negli occhi, e subito appari a fianco del cuore, a bere con me poesia dal calice del senza tempo.
Quando la Vita sbriciola i miei sogni, io volo su quella polvere e i sogni tornano a vivere con me!
È meglio parlare dei propri sogni, cercare di realizzarli con il rischio del fallimento, lasciare che gli altri ti denigrino, piuttosto che stare fermi. Perché alla fine sono proprio loro che potrebbero prendersi i meriti delle tue idee.
Quando si sogna la notte, si vive il doppio. Il doppio di tutto, dell’amore, della tristezza, della paura, della vita.
Vorrei poter mettere i miei sogni dentro una valigia, caricarla in spalle e partire. La mia curiosità è scoprire alla fine del mio viaggio quanti di quei sogni non saranno più dentro quella valigia ma fuori da essa, concreti e al mio fianco? Quanti di essi invece si saranno dispersi e infranti nel cammino?