Vincenzo Costantino – Stati d’Animo
Vorrei tanto capire se qualsiasi azione serva ancora a qualcosa.
Vorrei tanto capire se qualsiasi azione serva ancora a qualcosa.
A volte si muore dentro perché non si trova la soluzione.
A volte sarebbe meglio non provarle tante cose. Sterili abbigliati, pietre fredde, manichini senz’anima e senza cuore. Sarebbe meglio non averlo un cuore, se poi lo vedi schiacciato a poca distanza sotto a una scarpa.
Grazie, ma io alla ricchezza esteriore preferisco salvaguardare quella interiore. Quella mi appaga la coscienza, l’altra no!
Siamo spettatori indifferenti e colpevoli doppiamente.
C’è sempre un punto del nostro corpo dove il dolore si sente di meno; davanti ad un fallimento, una sconfitta: concentriamo la nostra attenzione nel nostro interno, sempre più giù, giù ancora per ritrovare quel punto fisico meno doloroso, è lì dove dobbiamo posare delicatamente le nostre ferite, in modo di sentire meno dolore, e riprendere ancora a vivere.
Ah quelle lettere che non scriveremo mai, ma che abbiam stampate nel cuore!. Lettera per lettera, frase per frase. Quelle parole che sosterranno a lungo sulla lingua, per prender forma, forse, quando sarà troppo tardi. Dovremmo ascoltarci un po’ di più o semplicemente, lasciarci andare un po’ di più. Non importano dopo i “se avessi saputo”, “se avessi potuto”. Prendilo per mano quell’amore che hai dentro, prendilo anche se talvolta ti respinge. E dille quelle parole, e scrivele quelle frasi e spediscile quelle promesse. Arriveranno… in un modo tutto loro, giungeranno a destinazione.