Vincenzo Costantino – Tempi Moderni
La strada passava ma il mondo rimaneva fermo davanti a me.
La strada passava ma il mondo rimaneva fermo davanti a me.
Il mondo che percepisco è fatto da gente che vive vite di sponda. Nonostante ci siano immagini di vita sociale, mi appare chiara la solitudine che traspare. Siamo 8 miliardi di persone che si toccano, si scontrano, si confondono, senza mai incontrarsi per davvero.
Io non mi sento terreno, cioè quando osservo questo mondo è come se vedessi una grande recita fatta da crudeli attori.
Una rondine non fa primavera, ma se ha accesso al www (world wide web), può iniziare una rivoluzione in pochi secondi.
Copritevi bene dal freddo del mondo!
Noi siamo quelli che diciamo di voler bene poi, alla prima occasione voltiamo le spalle. Noi siamo quelli che diciamo di amare gli animali poi, andiamo nei circhi, compriamo le pellicce, mangiamo le carni. Noi siamo quelli che facciamo gli auguri di buon Natale poi, per 364 giorni ci scordiamo dell’altro. Noi siamo quelli che diciamo di tenere alla salute dei nostri figli poi, facciamo mangiare loro solo “merda”. Noi siamo quelli che parliamo di altruismo, sensibilità, sostegno poi, fuggiamo tutto questo. Noi siamo quelli che nel parlare di un sofferente esclamiamo “poverino” poi, lo incrociamo e gli neghiamo anche una semplice carezza. Noi siamo quelli che diciamo di credere in Dio fatto uomo poi, nell’incontro quotidiano con Gesù, siamo capaci di dirgli: “Non ti conosco”. Noi siamo questi.
Assistendo a tutto ciò che accade oggi nel mondo, mi sembra che Dio sia un po’ invecchiato.