Violetta Serreli – Frasi Sagge
La falsità porta spesso il nome di un amico.
La falsità porta spesso il nome di un amico.
Cerca di essere il giocatore di scacchi, non il pezzo sulla scacchiera.
Siamo stati costretti a bere l’amaro calice dell’umiliazione, trattati come cani mentre la nostra vita e la nostra libertà divenivano trastullo dell’uomo bianco; la nostra patria e le tombe dei nostri padri ci sono state strappate dallo spietato vincitore finché, scacciati, nazione dopo nazione, ci ritroviamo fuggiaschi, vagabondi e stranieri nella nostra stessa terra…
Non possiamo evitare il giorno della nascita come il giorno della morte, l’importante è godersi i baricentro.
Tanto più ardua è la salita, incommensurabile sarà la gioia alla vetta.
Noi siamo alunni in questo mondo, ed il dolore è il nostro maestro più grande!
Nessuna cosa maggiormente dimostra la grandezza e la potenza dell’umano intelletto, né l’altezza e nobiltà dell’uomo, che il poter l’uomo conoscere e fortemente sentire la sua piccolezza.
Cerca di essere il giocatore di scacchi, non il pezzo sulla scacchiera.
Siamo stati costretti a bere l’amaro calice dell’umiliazione, trattati come cani mentre la nostra vita e la nostra libertà divenivano trastullo dell’uomo bianco; la nostra patria e le tombe dei nostri padri ci sono state strappate dallo spietato vincitore finché, scacciati, nazione dopo nazione, ci ritroviamo fuggiaschi, vagabondi e stranieri nella nostra stessa terra…
Non possiamo evitare il giorno della nascita come il giorno della morte, l’importante è godersi i baricentro.
Tanto più ardua è la salita, incommensurabile sarà la gioia alla vetta.
Noi siamo alunni in questo mondo, ed il dolore è il nostro maestro più grande!
Nessuna cosa maggiormente dimostra la grandezza e la potenza dell’umano intelletto, né l’altezza e nobiltà dell’uomo, che il poter l’uomo conoscere e fortemente sentire la sua piccolezza.
Cerca di essere il giocatore di scacchi, non il pezzo sulla scacchiera.
Siamo stati costretti a bere l’amaro calice dell’umiliazione, trattati come cani mentre la nostra vita e la nostra libertà divenivano trastullo dell’uomo bianco; la nostra patria e le tombe dei nostri padri ci sono state strappate dallo spietato vincitore finché, scacciati, nazione dopo nazione, ci ritroviamo fuggiaschi, vagabondi e stranieri nella nostra stessa terra…
Non possiamo evitare il giorno della nascita come il giorno della morte, l’importante è godersi i baricentro.
Tanto più ardua è la salita, incommensurabile sarà la gioia alla vetta.
Noi siamo alunni in questo mondo, ed il dolore è il nostro maestro più grande!
Nessuna cosa maggiormente dimostra la grandezza e la potenza dell’umano intelletto, né l’altezza e nobiltà dell’uomo, che il poter l’uomo conoscere e fortemente sentire la sua piccolezza.