Violetta Serreli – Tristezza
Le lacrime di malinconia non assomigliano a quelle di dolore.
Le lacrime di malinconia non assomigliano a quelle di dolore.
Alcune ferite sono troppo profonde per essere curate.
Spesso desideriamo indietreggiare nel tempo e lasciarci ondeggiare dalla leggera e amabile spensieratezza che l’adolescenza donava. Ricordiamo quando desideravamo essere adulti per essere più liberi, poi addolorati comprendiamo quante prigioni comporta quella ambita libertà!
E fai mille giri, intorno ai desideri. Una sosta all’ombra di un’oasi. Poi di nuovo il deserto. Sotto il sole cocente, come una ferita che non sana mai. Tra beduini ospitali e ladri di Baghdad. Finito il riposo, riprendi a camminare. Più forte. Più attento. E inevitabilmente, più cinico e schivo.
L’allenamento è importante, io mi sono allenato intensamente e adesso piango da uomo.
Come si fa a calcolare il peso di un dolore? Si contano la quantità delle lacrime, oppure i frammenti d’anima persi qua e là? Come si fa a calcolarne l’intensità quando ogni dolore ha una storia diversa da raccontare, una storia che fa male?
Non è facile aprirsi agli altri dopo aver vissuto a lungo sulla difensiva.
Alcune ferite sono troppo profonde per essere curate.
Spesso desideriamo indietreggiare nel tempo e lasciarci ondeggiare dalla leggera e amabile spensieratezza che l’adolescenza donava. Ricordiamo quando desideravamo essere adulti per essere più liberi, poi addolorati comprendiamo quante prigioni comporta quella ambita libertà!
E fai mille giri, intorno ai desideri. Una sosta all’ombra di un’oasi. Poi di nuovo il deserto. Sotto il sole cocente, come una ferita che non sana mai. Tra beduini ospitali e ladri di Baghdad. Finito il riposo, riprendi a camminare. Più forte. Più attento. E inevitabilmente, più cinico e schivo.
L’allenamento è importante, io mi sono allenato intensamente e adesso piango da uomo.
Come si fa a calcolare il peso di un dolore? Si contano la quantità delle lacrime, oppure i frammenti d’anima persi qua e là? Come si fa a calcolarne l’intensità quando ogni dolore ha una storia diversa da raccontare, una storia che fa male?
Non è facile aprirsi agli altri dopo aver vissuto a lungo sulla difensiva.
Alcune ferite sono troppo profonde per essere curate.
Spesso desideriamo indietreggiare nel tempo e lasciarci ondeggiare dalla leggera e amabile spensieratezza che l’adolescenza donava. Ricordiamo quando desideravamo essere adulti per essere più liberi, poi addolorati comprendiamo quante prigioni comporta quella ambita libertà!
E fai mille giri, intorno ai desideri. Una sosta all’ombra di un’oasi. Poi di nuovo il deserto. Sotto il sole cocente, come una ferita che non sana mai. Tra beduini ospitali e ladri di Baghdad. Finito il riposo, riprendi a camminare. Più forte. Più attento. E inevitabilmente, più cinico e schivo.
L’allenamento è importante, io mi sono allenato intensamente e adesso piango da uomo.
Come si fa a calcolare il peso di un dolore? Si contano la quantità delle lacrime, oppure i frammenti d’anima persi qua e là? Come si fa a calcolarne l’intensità quando ogni dolore ha una storia diversa da raccontare, una storia che fa male?
Non è facile aprirsi agli altri dopo aver vissuto a lungo sulla difensiva.