Vito Incorvaia – Vita
Ogni qual volta mi soffermi, pulendo la mia mente da pensieri inutili, osservo la realtà che mi circonda in questo preciso istante.Come per magia riesco di nuovo a percepire l’alta poesia che ci circonda e che spesso ignoriamo.
Ogni qual volta mi soffermi, pulendo la mia mente da pensieri inutili, osservo la realtà che mi circonda in questo preciso istante.Come per magia riesco di nuovo a percepire l’alta poesia che ci circonda e che spesso ignoriamo.
La libertà che io cerco è quella di apprendere, di parlare e di discutere, liberamente e secondo coscienza: questa, più di tutte le altre libertà.
Sì, sono morto, sono tornato. Ho imboccato la luce, carezzava le membra nello stretto cunicolo lucente. Ho librato fuori dal tempo nella luce placato dall’ineluttabile destino. Scia di luce ch’è vita bisognosa di vita per vivere. Volevo abbracciarla migrare con lei nella pace. Il fondo non era chiaro un cerchio catramoso ribollente color pece maleodorante. Il mio volto in un gorgo sorride. È molto più chiara la falsità di quel sorriso che la luce divina. Indosso le ali d’angelo appena donatemi, fuggo dal sentiero lucente. Ho bisogno ancora d’un po’ di tempo.
Se vuoi porti dei limiti va benissimo, ma non lasciare che siano gli altri a importelo.
Quando tutte le strade che puoi percorrere sono pianificate dall’arbitrarietà del fato per avere lo stesso finale, la vita cessa di esistere e il senso della morte vanifica la volontà.
Qualche giorno, un giorno, la mia penna tornerà a scrivere, ho solo esaurito l’inchiostro. Il grande calamaio della mente è desolatamente vuoto e il foglio della vita mi appare grigio e stropicciato.
Ricordarsi dei nonni non solo quando avete bisogno. Ormai non sono più quelli di una volta e, se non gli fate vedere il pupo, hanno anche un’associazione che li difende.