Vittorio Alfieri – Libri
Io dico e credo, che il libro è e deve essere la quintessenza del suo scrittore e che se non è tale, egli sarà cattivo, debole, volgare, di poca vita e di effetto nessuno.
Io dico e credo, che il libro è e deve essere la quintessenza del suo scrittore e che se non è tale, egli sarà cattivo, debole, volgare, di poca vita e di effetto nessuno.
Se volete fare gli scrittori, ci sono due esercizi fondamentali: leggere e scrivere molto. Non conosco stratagemmi per aggirare queste realtà, non conosco scorciatoie.
Fiducia: La fiducia è il cemento di un rapporto tra due persone, ciò che tiene unite e solide le basi della casa che due costruiscono. È quella tensione dell’anima verso colui con cui ci si relaziona che permette un dialogo sereno, aperto, confidenziale.Per fidarsi occorre buttarsi per primi, fare il primo passo e, dopo aver conosciuto la persona, la fiducia dovrebbe scaturire spontaneamente. Se ciò non accade, è cosa grave.
Ho fatto dei miei libri un ponte affinché le intemperie del mondo non ostacolino la mia quiete!
La letteratura è cannibalismo con la macchina da scrivere.
Anche in una vita immobile si muovono tante cose.
Mentre si muoveva appena dentro il suo bel cappotto nero, pensava che dopotutto la vita fosse un dono, che uno dei pregi dell’invecchiare fosse la consapevolezza che molti momenti non erano soltanto momenti, ma doni. E come era bello, davvero, che la gente facesse festa con tanto ardore in quel periodo dell’anno. Non importava che cosa la vita riservasse loro, […] nonostante tutto si sentivano spinti a fare festa perché in qualche modo sapevano, ciascuno alla sua maniera, che la vita era un dono da festeggiare.