Vittorio Gassman – Personaggi famosi
Gli uomini di governo parlano in modo sgomentante. Ma anche all’opposizione non c’è da stare allegri: quando si arriva alla sintassi sono guai.
Gli uomini di governo parlano in modo sgomentante. Ma anche all’opposizione non c’è da stare allegri: quando si arriva alla sintassi sono guai.
L’ipotesi fornita da Daniele Luttazzi – la puntata che stava andando in onda dedicata all’Enciclica – è l’unica che spieghi la cancellazione del programma con un minimo di logica. Senza questa spiegazione, anche dopo tutte le parole e le lettere, non torna niente: soprattutto la tempistica di quanto è avvenuto – la censura che arriva dopo una settimana dalla messa in onda. Il meccanismo è semplice, si invitano tutti a concentrarsi su quanto è già andato in onda – e che era passato nel disinteresse totale – si glissa sul fatto che forse il punto è quanto in onda dovrà ancora andare. Ps. La discussione su quanto sia più o meno divertente Luttazzi, sui limiti della satira, sull’ipotesi di vivere in un paese sufficientemente libero oppure in una plaga sudamericana, è la più noiosa e inutile possibile. Ovvio che ognuno la pensi come crede e che dall’insieme non possa venire fuori nessuna sintesi attendibile, può venire fuori soltanto la conferma dell’assioma che chi ha più potere impone e gli altri subiscono, o cercano di conquistarne di più.
I discorsi sono gli spiccioli del silenzio.
Essere famoso penso sia un sogno, esser nessuno penso sia quasi realtà.
Penso che Berlusconi abbia fatto meglio il Milan della televisione.
Ciò che noi chiamiamo “finanza” è, io credo, una perversione intellettuale di ciò che è cominciato come un caldo amore umano.
È sempre meglio un vigliacco vivo che un eroe morto, soprattutto se il vigliacco sono io.