Voltaire (François Marie Arouet) – Comportamento
Chi dice un segreto degli altri è un traditore, chi dice il proprio è uno sciocco.
Chi dice un segreto degli altri è un traditore, chi dice il proprio è uno sciocco.
L’omertosa ostilità vive dove non c’è sentimento perché dove esso vige la chiarezza comanda!
La fretta fa compiere cazzate ma anche la solitudine non scherza.
Lo urliamo spesso di esser gli uni diversi dagli altri, forse per rassicurarci, forse solo per quello. Eppure minuscoli dettagli parlano per noi, rendendoci simili. Le nostre fragilità, le attese davanti ad un messaggio inviato, i sospiri dietro lunghi silenzi, anime rosicchiate come unghie. Tutte alla ricerca di qualcosa di vero, profondo, “adatto” a noi. Il bello è che poi la maggior parte lo cerca “altrove”.
Si chiudono gli occhi per dormire. Si chiudono gli occhi per non vedere. Si chiudono gli occhi per far finta di non vedere. Alcune volte ci sentiamo poeti del tutto. Ci sentiam padroni della scrittura, ma del non saper leggere o apprendere. Puntiamo il dito verso altri, senza renderci conto che quel dito è sporco. Riflettiamo, e l’unica cosa che riflette, oltre l’acqua e lo specchio, è la nostra anima. Guardiamoci, in primis, dentro e vediamo se siamo noi quelli giusti!
Anche la voce più fievole, in un totale silenzio, diventa un urlo che può squarciare…
Il ponte fra la disperazione e la speranza è una buona dormita.
L’omertosa ostilità vive dove non c’è sentimento perché dove esso vige la chiarezza comanda!
La fretta fa compiere cazzate ma anche la solitudine non scherza.
Lo urliamo spesso di esser gli uni diversi dagli altri, forse per rassicurarci, forse solo per quello. Eppure minuscoli dettagli parlano per noi, rendendoci simili. Le nostre fragilità, le attese davanti ad un messaggio inviato, i sospiri dietro lunghi silenzi, anime rosicchiate come unghie. Tutte alla ricerca di qualcosa di vero, profondo, “adatto” a noi. Il bello è che poi la maggior parte lo cerca “altrove”.
Si chiudono gli occhi per dormire. Si chiudono gli occhi per non vedere. Si chiudono gli occhi per far finta di non vedere. Alcune volte ci sentiamo poeti del tutto. Ci sentiam padroni della scrittura, ma del non saper leggere o apprendere. Puntiamo il dito verso altri, senza renderci conto che quel dito è sporco. Riflettiamo, e l’unica cosa che riflette, oltre l’acqua e lo specchio, è la nostra anima. Guardiamoci, in primis, dentro e vediamo se siamo noi quelli giusti!
Anche la voce più fievole, in un totale silenzio, diventa un urlo che può squarciare…
Il ponte fra la disperazione e la speranza è una buona dormita.
L’omertosa ostilità vive dove non c’è sentimento perché dove esso vige la chiarezza comanda!
La fretta fa compiere cazzate ma anche la solitudine non scherza.
Lo urliamo spesso di esser gli uni diversi dagli altri, forse per rassicurarci, forse solo per quello. Eppure minuscoli dettagli parlano per noi, rendendoci simili. Le nostre fragilità, le attese davanti ad un messaggio inviato, i sospiri dietro lunghi silenzi, anime rosicchiate come unghie. Tutte alla ricerca di qualcosa di vero, profondo, “adatto” a noi. Il bello è che poi la maggior parte lo cerca “altrove”.
Si chiudono gli occhi per dormire. Si chiudono gli occhi per non vedere. Si chiudono gli occhi per far finta di non vedere. Alcune volte ci sentiamo poeti del tutto. Ci sentiam padroni della scrittura, ma del non saper leggere o apprendere. Puntiamo il dito verso altri, senza renderci conto che quel dito è sporco. Riflettiamo, e l’unica cosa che riflette, oltre l’acqua e lo specchio, è la nostra anima. Guardiamoci, in primis, dentro e vediamo se siamo noi quelli giusti!
Anche la voce più fievole, in un totale silenzio, diventa un urlo che può squarciare…
Il ponte fra la disperazione e la speranza è una buona dormita.