Walter Di Gemma – Stati d’Animo
La notte è una pagina di note silenziose, un concerto in cui il tuo sentire è il solo spettatore.
La notte è una pagina di note silenziose, un concerto in cui il tuo sentire è il solo spettatore.
Se ti sorprendi a controllare, ripetutamente, le lancette dell’orologio, sperando che ad ogni tuo sguardo compiano un balzo in avanti, credimi: stai perdendo tempo.
In nulla c’è bontà, se non nell’ingenua e genuina convinzione che questa possa esserci.
Provo una profonda compassione per tutte quelle persone che muoiono soffocate e schiacciate dal proprio ego; non riescono a vedere né a vivere la vita oltre l’irrazionale, presuntuosa e arrogante volontà del “tutto voglio e tutto deve essere come dico io”. Se solo imparassero ad essere capaci di accogliere con amore ogni dolore, riuscirebbero a vedere quanto sono immense le strade delle possibilità che hanno davanti, che spesso vengono segnalate da persone che soffrono ancora più di loro e per motivi veramente gravi.
Arriva sempre qualcuno a strapparti un sorriso. A rendere i compiti meno difficili, il cammino meno pesante. Arriva “sempre”. Basta saper aspettare.
Quando si perde una persona cara e ci viene comunicata la notizia, quasi non ci crediamo o meglio, non vogliamo crederci! E in quel preciso istante è come se abbandonassimo per un momento il nostro corpo e la mente inizia automaticamente a viaggiare a ritroso, a caccia di ricordi, di sorrisi e di immagini felici che pungono come spine velenose. È una sensazione difficilmente descrivibile a parole, forse quasi impossibile! Siamo troppo abituati a vedere queste persone speciali sempre con il sorriso stampato in faccia e a dare per scontata la loro presenza. Dobbiamo in qualche modo renderci conto che la vita riserva sorprese negative e positive: si tratta di una continua routine che si diverte a giocare con le nostre emozioni. E chi è particolarmente emotivo o suscettibile entra automaticamente dentro un vortice di pensieri dove vi rimane intrappolato, non trovando una via di uscita, un punto di appoggio. È proprio vero quando si dice che sono vuoti “incolmabili”, perché siamo tutti diversi fra noi e di conseguenza trovare nuovamente una persona che rispecchi perfettamente nel carattere l’amico appena perso, è impossibile. Sono vuoti che rimangono li, dentro di noi, sospesi nel vuoto che man mano con il passare del tempo diventano sempre più piccoli fino a quasi non vederli più addirittura. Ma nel nostro profondo, sappiamo indubbiamente che quel vuoto non si è chiuso del tutto e mai lo farà.
Il sole splende sempre all’interno di colui che ha imparato a sconfiggere i nuvoloni dell’anima.