Walter Di Gemma – Uomini & Donne
E se fossero le scimmie a discendere dagli uomini? Del resto non è detto che un’evoluzione debba essere per forza in meglio. Ammesso che sia meglio essere uomini!
E se fossero le scimmie a discendere dagli uomini? Del resto non è detto che un’evoluzione debba essere per forza in meglio. Ammesso che sia meglio essere uomini!
La vita non ti dà e non ti darà mai quello che ti aspetti, sia nel bene sia nel male. A me ha dato tutto quello che ho sempre aspettato da una vita: lei.
Fin dall’inizio, fin dal primo istante, direi quasi, che l’ho conosciuta, i suoi modi, palesandomi appieno tutta la sua alterigia, la sua presunzione, il suo egoistico sdegno dei sentimenti altrui, furono tali da costituire quella base di disapprovazione sulla quale gli avvenimenti che seguirono hanno costruito una così irriducibile antipatia; e non era ancora un mese che la conoscevo che già sentivo che lei era l’ultimo uomo al mondo che mi sarei mai lasciata indurre a sposare.
E diceva la verità, perché di fatti Levin non la poteva soffrire e la disprezzava per la sua nervosità che a lei pareva così elegante, per tutto quel disdegno per le cose che le sembravano volgari. Fra lei e Levin si erano stabilite quelle relazioni che di solito si stabiliscono in società fra persone che apparentemente si trattano con amicizia, ma che nel fondo si disprezzano al punto che non possono neppure offendersi l’una con l’altra.
Oh donna, senza di te non c’è giorno, non c’è vita che sorrida, non c’è anima senza sfida. Manca la bellezza nella vita. Non c’è regalo più importante, non c’è prato senza fiori. Non c’è vita e non ci sono amori.
Sia la donna che l’uomo hanno due cervelli reali e un terzo che effettivamente non esiste, ma è il più usato… La donna in testa, nel cuore e nella pancia e quello che usa di più si trova del cuore. L’uomo in testa, nella pancia e nel basso ventre e quello che usa di più si trova nel basso ventre.
Sono una di quelle donne che i complimenti li riserva solo a chi deve. Non li spreco e non li regalo ovunque e a chiunque. Sono una di quelle donne che i complimenti li vuole solo da chi decide lei. Al primo per educazione ringrazio, al secondo non rispondo, ma al terzo ti “evito”. È facile essere donne dentro un bel vestito, sculettando sopra un bel paio di tacchi se poi fai della tua “facciata” esteriore il tuo punto di forza. Donne lo si è nel modo di porsi, nella gestione delle persone che si ha attorno. Si è donne quando si sceglie a chi donarsi e si è donne quando si mette a “cuccia” chi diritti non ne ha. Odio quelle persone uomini o donne che siano che hanno sempre una parola “mielosa” per tutti. Io non sono “per tutti”, tanto “tutti” non fanno e non faranno mai per me.
La vita non ti dà e non ti darà mai quello che ti aspetti, sia nel bene sia nel male. A me ha dato tutto quello che ho sempre aspettato da una vita: lei.
Fin dall’inizio, fin dal primo istante, direi quasi, che l’ho conosciuta, i suoi modi, palesandomi appieno tutta la sua alterigia, la sua presunzione, il suo egoistico sdegno dei sentimenti altrui, furono tali da costituire quella base di disapprovazione sulla quale gli avvenimenti che seguirono hanno costruito una così irriducibile antipatia; e non era ancora un mese che la conoscevo che già sentivo che lei era l’ultimo uomo al mondo che mi sarei mai lasciata indurre a sposare.
E diceva la verità, perché di fatti Levin non la poteva soffrire e la disprezzava per la sua nervosità che a lei pareva così elegante, per tutto quel disdegno per le cose che le sembravano volgari. Fra lei e Levin si erano stabilite quelle relazioni che di solito si stabiliscono in società fra persone che apparentemente si trattano con amicizia, ma che nel fondo si disprezzano al punto che non possono neppure offendersi l’una con l’altra.
Oh donna, senza di te non c’è giorno, non c’è vita che sorrida, non c’è anima senza sfida. Manca la bellezza nella vita. Non c’è regalo più importante, non c’è prato senza fiori. Non c’è vita e non ci sono amori.
Sia la donna che l’uomo hanno due cervelli reali e un terzo che effettivamente non esiste, ma è il più usato… La donna in testa, nel cuore e nella pancia e quello che usa di più si trova del cuore. L’uomo in testa, nella pancia e nel basso ventre e quello che usa di più si trova nel basso ventre.
Sono una di quelle donne che i complimenti li riserva solo a chi deve. Non li spreco e non li regalo ovunque e a chiunque. Sono una di quelle donne che i complimenti li vuole solo da chi decide lei. Al primo per educazione ringrazio, al secondo non rispondo, ma al terzo ti “evito”. È facile essere donne dentro un bel vestito, sculettando sopra un bel paio di tacchi se poi fai della tua “facciata” esteriore il tuo punto di forza. Donne lo si è nel modo di porsi, nella gestione delle persone che si ha attorno. Si è donne quando si sceglie a chi donarsi e si è donne quando si mette a “cuccia” chi diritti non ne ha. Odio quelle persone uomini o donne che siano che hanno sempre una parola “mielosa” per tutti. Io non sono “per tutti”, tanto “tutti” non fanno e non faranno mai per me.
La vita non ti dà e non ti darà mai quello che ti aspetti, sia nel bene sia nel male. A me ha dato tutto quello che ho sempre aspettato da una vita: lei.
Fin dall’inizio, fin dal primo istante, direi quasi, che l’ho conosciuta, i suoi modi, palesandomi appieno tutta la sua alterigia, la sua presunzione, il suo egoistico sdegno dei sentimenti altrui, furono tali da costituire quella base di disapprovazione sulla quale gli avvenimenti che seguirono hanno costruito una così irriducibile antipatia; e non era ancora un mese che la conoscevo che già sentivo che lei era l’ultimo uomo al mondo che mi sarei mai lasciata indurre a sposare.
E diceva la verità, perché di fatti Levin non la poteva soffrire e la disprezzava per la sua nervosità che a lei pareva così elegante, per tutto quel disdegno per le cose che le sembravano volgari. Fra lei e Levin si erano stabilite quelle relazioni che di solito si stabiliscono in società fra persone che apparentemente si trattano con amicizia, ma che nel fondo si disprezzano al punto che non possono neppure offendersi l’una con l’altra.
Oh donna, senza di te non c’è giorno, non c’è vita che sorrida, non c’è anima senza sfida. Manca la bellezza nella vita. Non c’è regalo più importante, non c’è prato senza fiori. Non c’è vita e non ci sono amori.
Sia la donna che l’uomo hanno due cervelli reali e un terzo che effettivamente non esiste, ma è il più usato… La donna in testa, nel cuore e nella pancia e quello che usa di più si trova del cuore. L’uomo in testa, nella pancia e nel basso ventre e quello che usa di più si trova nel basso ventre.
Sono una di quelle donne che i complimenti li riserva solo a chi deve. Non li spreco e non li regalo ovunque e a chiunque. Sono una di quelle donne che i complimenti li vuole solo da chi decide lei. Al primo per educazione ringrazio, al secondo non rispondo, ma al terzo ti “evito”. È facile essere donne dentro un bel vestito, sculettando sopra un bel paio di tacchi se poi fai della tua “facciata” esteriore il tuo punto di forza. Donne lo si è nel modo di porsi, nella gestione delle persone che si ha attorno. Si è donne quando si sceglie a chi donarsi e si è donne quando si mette a “cuccia” chi diritti non ne ha. Odio quelle persone uomini o donne che siano che hanno sempre una parola “mielosa” per tutti. Io non sono “per tutti”, tanto “tutti” non fanno e non faranno mai per me.