Walter Di Gemma – Verità e Menzogna
Forse rifiutiamo certe riflessioni per paura di non poter più vivere serenamente la nostra bugia.
Forse rifiutiamo certe riflessioni per paura di non poter più vivere serenamente la nostra bugia.
A volte la falsità è come l’aspirina: a piccole dosi aiuta ad alleviare alcuni dolori, ma se si abusa, si rischia l’effetto assuefazione.
Le persone false hanno sempre quel dettaglio che le distingue: una maschera. A volte bellissima, ma sempre maschera è.
Ho conosciuto lei: una donna di appena trent’anni, ho avuto modo di frequentarla sei mesi, mesi in cui lei mi ha raccontato parte della sua vita. Un film che ebbe inizio con violenze fisiche e mentali, un film in cui ogni giorno la protagonista (lei) subiva violenze, un ex, un marito, un mondo tutto così mediocre. Finché un giorno capii che la mediocrità era lei, con i suoi film che dipingeva a pennello per attirare l’attenzione su se stessa. Una donna insicura, debole, falsa e meschina, pronta ad usare ogni mezzo per fare pena. Oggi quella donna malata avrà puntato già altre vittime. Io oggi posso gridare: mi sono salvata!
Secondo me non è tanto la sincerità il prezzo per la solitudine, quanto la permalosità. In questo mondo di barracuda per sopravvivere bisogna armarsi di tanta strafottenza.
I grandi amori si annunciano in un modo preciso, appena la vedi dici: chi è questa stronza?
La verità è un boccone amaro che non tutti hanno il coraggio di “ingoiare”. Guardano continuamente il piatto perché hanno “fame”, ma preferiscono giocare con la forchetta e dirsi che in fondo gli è passato l’appetito.