Walter Girardi – Stati d’Animo
Mente e cuore, uniti nel vagare. Uniti nel silenzio, nel vuoto della solitudine. Consapevoli del non essere, consapevoli del non avere.
Mente e cuore, uniti nel vagare. Uniti nel silenzio, nel vuoto della solitudine. Consapevoli del non essere, consapevoli del non avere.
Come faccio a sentirmi solo con tutte queste persone attorno?
Come una fotografia impressa nella mente dove scorrono immagini di emozioni, frammenti di vita che si conservano per non morire mai immagini di strade, di fiori, immagini di città e di mari, immagini che solo a guardarli ti emozioni talmente tanto che a volte ti capita di rimanere senza parola. Immagini di mani che sfiorano un viso stanco e che lo scaldano attraverso la luce di un cuore che ti ama, di un’anima che brilla e che desidera di essere stretta tra le braccia di un bacio sognato, un bacio sussurrato dall’ebrezza dei sospiri, e poi lo senti scivolare nel cassetto dei ricordi, in un cassetto che quando lo riapri le lacrime scendono inaspettatamente senza nemmeno accorgersi che quelle lacrime sono il frutto di un amore lontano. E come una fotografia la porti al petto per scaldarla dai battiti di un lieve ricordo.
Il passato si dimentica facilmente, ma si ricorda sempre, per il semplice fatto che non esiste passato, presente o futuro. Esiste solo il nostro stato d’animo e ciò che intimamente viviamo, esteriormente percepiamo.
Il risveglio più dolce è di domenica, quando la fretta non comprime il tempo e ci lascia godere dolcemente gli istanti.
Un pensiero che non sia segretamente marchiato dalla fatalità è intercambiabile, non vale niente, è solo pensiero.
A volte fisso il vuoto e rivedo certi momenti che lasciano il segno, che sembra abbiano scelto loro di essere ricordati da me e non il contrario.