Warhammer 40.000 – Frasi Sagge
Un servo assetato di conoscenza è più pericoloso di un eretico ignorante.
Un servo assetato di conoscenza è più pericoloso di un eretico ignorante.
Non è forse saggio colui che, ottenuto quello che desidera, evita di ubriacarsi del proprio successo, mantenendosi moderato?
Non si dovrebbe scappare da qualcosa che ci fa paura, ci si dovrebbe limitare ad allontanarsi, per capire esattamente cosa ci spaventa e prendere una decisione.
Tutti noi riceviamo segnali dal nostro interno in continuazione, imparare ad ascoltarli non è di certo facile, dobbiamo imparare inizialmente ad acquietare il flusso dei pensieri, il “chiacchierio della mente”, elevare la nostra coscienza ad uno stato “da osservatore”, regolare e rallentare il battito del cuore, e lasciar fluire le energie… solo allora la verità di ogni situazione che viviamo arriverà alla nostra mente. Non è un processo esterno! È un processo che dal cuore raggiunge alla ragione, permettendoci di vivere in modo più sereno, affidabile e soprattutto consapevole! Non cercare le sicurezze, le risposte e la serenità fuori, cercala sempre dentro te stesso è lì che c’è tutto; viviamo consapevoli di meno della metà delle nostre potenzialità, la tecnica di “riversare lo sguardo” verso l’interno ci permette di collegare cuore e mente, evitando i condizionamenti e le influenze delle energie esterne.
Per molto tempo crediamo di conoscere la natura dei nostri desideri, delle nostre inclinazioni e dei nostri stati d’animo. Ma poi arriva un attimo in cui un’esplosione assordante ci avverte che viviamo in luoghi diversi da quelli in cui vorremmo vivere, che non ci occupiamo delle cose per cui abbiamo attitudine, che cerchiamo i favori o suscitiamo la collera di persone con cui non abbiamo nulla in comune, mentre ci manteniamo distanti, sordi e indifferenti nei confronti delle persone di cui proviamo nostalgia e a cui siamo legati da un vincolo profondo. Chi non presta ascolto a un tale avvertimento rischia di vivere una vita goffa e dimezzata, senza mai essere veramente se stesso. Non è un sogno, e neanche un “sogno a occhi aperti”: è uno strano, rapinoso stato d’animo quello che ci rivela quali siano i nostri compiti, i nostri obblighi e il nostro destino, e che cosa, nella nostra vita, appartenga esclusivamente a noi; questi istanti ci mostrano ciò che vi è di personale nella nostra esistenza, quello che entro i limiti angusti della condizione umana costituisce l’essenza specifica dell’individualità. In tali momenti non mi sono mai attardato a riflettere, ho sempre obbedito al segnale senza la minima esitazione, con la placidità di un sonnambulo.
Sii forza per te stessa, affronta la vita con saggezza, sii sempre luce, trova il tempo e lo spazio per essere, fa di ogni tuo istante un dono d’amore.
Donare, amare, sorridere, ascoltare, abbracciare e perdonare non sono semplici gesti, ma un seme che pianti e da cui raccoglierai felicità.