William Shakespeare – Amico
E chi muore senza portare nella propria tomba almeno una pedata ricevuta in dono da un qualche amico?
E chi muore senza portare nella propria tomba almeno una pedata ricevuta in dono da un qualche amico?
Quando cadi devi essere in grado di rialzarti da solo. Se c’è un amico sarà più facile.
Un buon amico sa quando tacere oppure no. È quello che sta alla distanza giusta nei momenti sbagliati, ma sempre vicino, sempre pronto ad esserci.
Sei il solo cielo della mia terra e la mia parte di cielo.
Capitano a volte giorni in cui senti “pestato” il cuore, in cui ogni sguardo negato, una parola posson farti star male. E poi, poi arriva un gesto semplice, meraviglioso ed unico dritto al cuore a rifarti sentire viva ed importante. E quei gesti silenziosi, quelle carezze velate sono gli amici a portarli nella tua vita, a ridarle colore, a farti sentire un dolce caldo al cuore. Quegli amici veri che si illuminano come fiammelle, che ti fan compagnia e ti proteggono come una caldo e sformato maglione. Sono gli amici della pelle, dell’anima. Quelli che chiamiamo amici del cuore.
A volte mi piacerebbe poterti chiamare migliore amico. Si. Non e una parola che rafforza un rapporto, ma lo fa l’orgoglio con la quale si pronuncia. “E lui chi è?” “È il mio migliore amico!” Pronunciarlo perché sono fiero che tu lo sia, fiero di esserlo. Lo direi perché sono orgoglioso di questo. Perché sei una delle persone più importanti della mia vita. A volte andrei proprio in giro ad urlarlo “sai sono il suo migliore amico!”, facendomi dare del pazzo, ma almeno convincendomi che così è. Che io e te siamo unici. Si, migliori amici. Io lo pronuncerei e tu?
-Sai, a volte penso a come siamo diventati amici.-Si? E a cosa pensi?-Penso a come…