William Shakespeare – Musica
Val meglio di meritare il suffragio di un sol uomo di gusto, che di suscitare, con mezzi indegni dell’arte, gli applausi di una sala piena di spettatori volgari.
Val meglio di meritare il suffragio di un sol uomo di gusto, che di suscitare, con mezzi indegni dell’arte, gli applausi di una sala piena di spettatori volgari.
Le poesie hanno i lupi dentro… tranne una: la più meravigliosa di tutte… lei danza in un cerchio di fuoco e si sbarazza della sfida con una scrollata.
Ho cercato un’emozione nella musica e mi ha regalato la pace nel cuore.
Io desidero quello che possiedo; il mio cuore, come il mare, non ha limiti e il mio amore è profondo quanto il mare: più a te ne concedo più ne possiedo, perché l’uno e l’altro sono infiniti.
La musica è la prefazione del libro della vita, scritta con l’inchiostro delle note che graffiano l’anima di poesia.
Accendeva l’ipod e poi alzava il volume sperando che potesse superare le grida del suo cuore, gettandosi sul letto. Passava le ore, le notti, i pomeriggi interi in quel modo. La musica non era la sua vita, ma senza dubbio la rendeva più piacevole. Forse era per questo che amava le persone con i suoi stessi interessi musicali: loro cercavano nelle canzoni le stesse cose che cercava lei, e lei cercava nella musica i pensieri che da sola non riusciva a tirar fuori dalla sua mente.
Ci sono canzoni che parlano della tua vita, in cui le parole arrivano dritto a colpire nel profondo del cuore dove nessuno è stato capace di raggiungerti.