Williams Verta – Società
La società di oggi esalta i ladri e i falsi, mentre rende la vita dura a chi quotidianamente cerca di fare del bene.
La società di oggi esalta i ladri e i falsi, mentre rende la vita dura a chi quotidianamente cerca di fare del bene.
Siccome tutte le cose umane hanno una fine, lo Stato di cui parliamo perderà la sua libertà, perirà. Roma, Sparta e Cartagine sono pur perite. Perirà quando il potere legislativo sarà più corrotto di quello esecutivo. Non sta a me di esaminare se gli Inglesi godono attualmente di questa libertà, o no. Mi basta dire che essa è stabilita dalle loro leggi, e non chiedo di più. Non pretendo con ciò di avvilire gli altri governi, né dichiarare che questa libertà politica estrema debba mortificare quelli che ne hanno soltanto una moderata. Come potrei dirlo io, che credo che non sia sempre desiderabile nemmeno l’eccesso della ragione; e che gli uomini si adattino quasi sempre meglio alle istituzioni di mezzo che a quelle estreme?
Le punizioni non devono mai essere fini a se stesse e tanto meno dettate dall’ira. Il loro vero scopo deve essere quello di instaurare delle benefiche regole che portino ordine e chiarezza.
Ogni essere umano è qualcosa di personale e irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.
A pensar male si fa peccato, ma in Italia si indovina.
Viviamo strozzati per morire chiedendo aria.
La civiltà è un movimento, non una condizione; un viaggio, e non un porto.
Siccome tutte le cose umane hanno una fine, lo Stato di cui parliamo perderà la sua libertà, perirà. Roma, Sparta e Cartagine sono pur perite. Perirà quando il potere legislativo sarà più corrotto di quello esecutivo. Non sta a me di esaminare se gli Inglesi godono attualmente di questa libertà, o no. Mi basta dire che essa è stabilita dalle loro leggi, e non chiedo di più. Non pretendo con ciò di avvilire gli altri governi, né dichiarare che questa libertà politica estrema debba mortificare quelli che ne hanno soltanto una moderata. Come potrei dirlo io, che credo che non sia sempre desiderabile nemmeno l’eccesso della ragione; e che gli uomini si adattino quasi sempre meglio alle istituzioni di mezzo che a quelle estreme?
Le punizioni non devono mai essere fini a se stesse e tanto meno dettate dall’ira. Il loro vero scopo deve essere quello di instaurare delle benefiche regole che portino ordine e chiarezza.
Ogni essere umano è qualcosa di personale e irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.
A pensar male si fa peccato, ma in Italia si indovina.
Viviamo strozzati per morire chiedendo aria.
La civiltà è un movimento, non una condizione; un viaggio, e non un porto.
Siccome tutte le cose umane hanno una fine, lo Stato di cui parliamo perderà la sua libertà, perirà. Roma, Sparta e Cartagine sono pur perite. Perirà quando il potere legislativo sarà più corrotto di quello esecutivo. Non sta a me di esaminare se gli Inglesi godono attualmente di questa libertà, o no. Mi basta dire che essa è stabilita dalle loro leggi, e non chiedo di più. Non pretendo con ciò di avvilire gli altri governi, né dichiarare che questa libertà politica estrema debba mortificare quelli che ne hanno soltanto una moderata. Come potrei dirlo io, che credo che non sia sempre desiderabile nemmeno l’eccesso della ragione; e che gli uomini si adattino quasi sempre meglio alle istituzioni di mezzo che a quelle estreme?
Le punizioni non devono mai essere fini a se stesse e tanto meno dettate dall’ira. Il loro vero scopo deve essere quello di instaurare delle benefiche regole che portino ordine e chiarezza.
Ogni essere umano è qualcosa di personale e irripetibile; voler sostituire al posto della coscienza personale una collettiva è già una violenza, e il primo passo verso ogni forma di totalitarismo.
A pensar male si fa peccato, ma in Italia si indovina.
Viviamo strozzati per morire chiedendo aria.
La civiltà è un movimento, non una condizione; un viaggio, e non un porto.