Winston Churchill – Vita
Ci sono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il tuo cuore: segui quelle.
Ci sono molte cose nella vita che catturano lo sguardo, ma solo poche catturano il tuo cuore: segui quelle.
Ho socchiuso la porta e dallo spiraglio, guardo la vita scorrere. Inquieta. Lascio scivolare ogni alba, per non disturbare i sogni illusori. Con il silenzio dell’ultima notte, aspetterò che ogni raggio di luce nell’addivenire, possa svegliare la buona follia. Che annullerà la ragione. Così, mi nutrirò della vita e la strapperò da un tempo, che da troppo non mi appartiene.
A volte chiedo tanto a me stessa, comprendere tutti e tutto è difficile, devi fare un gran lavoro e un enorme fatica, perché condividere e amalgamarsi con gli altri non sempre è facile. Ognuno ha il suo carattere e le sue sfaccettature, ma ora mi domando: ma sono solo e sempre io che mi chiedo i “perché”, i “quando”, i “cosa ho fatto”, i “cosa avrei dovuto fare”, i “cosa è giusto che si facesse”, i “cosa potevo fare” e me lo chiedo spessissime volte e stasera ancor di più. Come al solito la risposta è solo una e tante: il mondo non si cambia a parole, si cambia nei gesti e nei fatti.
Dunque si diventa ciò che si è.
Come si fa a sentirsi così inutili e insignificanti? Molte volte rifletto e arrivo alla conclusione di non servire proprio a niente, penso che tutto continuerebbe allo stesso e identico modo se io non esistessi. Quel vuoto continua a logorarmi l’anima, non trovo il modo per colmarlo e rimuginare sul passato non aiuta. Vorrei ricominciare da zero, per dare un senso a questa tortura che viene più comunemente chiamata vita.
Vivere intensamente la Vita è allontanare l’ombra al di là del tempo.
La pazzia è la porta, che da nessuna parte scorta.
Ho socchiuso la porta e dallo spiraglio, guardo la vita scorrere. Inquieta. Lascio scivolare ogni alba, per non disturbare i sogni illusori. Con il silenzio dell’ultima notte, aspetterò che ogni raggio di luce nell’addivenire, possa svegliare la buona follia. Che annullerà la ragione. Così, mi nutrirò della vita e la strapperò da un tempo, che da troppo non mi appartiene.
A volte chiedo tanto a me stessa, comprendere tutti e tutto è difficile, devi fare un gran lavoro e un enorme fatica, perché condividere e amalgamarsi con gli altri non sempre è facile. Ognuno ha il suo carattere e le sue sfaccettature, ma ora mi domando: ma sono solo e sempre io che mi chiedo i “perché”, i “quando”, i “cosa ho fatto”, i “cosa avrei dovuto fare”, i “cosa è giusto che si facesse”, i “cosa potevo fare” e me lo chiedo spessissime volte e stasera ancor di più. Come al solito la risposta è solo una e tante: il mondo non si cambia a parole, si cambia nei gesti e nei fatti.
Dunque si diventa ciò che si è.
Come si fa a sentirsi così inutili e insignificanti? Molte volte rifletto e arrivo alla conclusione di non servire proprio a niente, penso che tutto continuerebbe allo stesso e identico modo se io non esistessi. Quel vuoto continua a logorarmi l’anima, non trovo il modo per colmarlo e rimuginare sul passato non aiuta. Vorrei ricominciare da zero, per dare un senso a questa tortura che viene più comunemente chiamata vita.
Vivere intensamente la Vita è allontanare l’ombra al di là del tempo.
La pazzia è la porta, che da nessuna parte scorta.
Ho socchiuso la porta e dallo spiraglio, guardo la vita scorrere. Inquieta. Lascio scivolare ogni alba, per non disturbare i sogni illusori. Con il silenzio dell’ultima notte, aspetterò che ogni raggio di luce nell’addivenire, possa svegliare la buona follia. Che annullerà la ragione. Così, mi nutrirò della vita e la strapperò da un tempo, che da troppo non mi appartiene.
A volte chiedo tanto a me stessa, comprendere tutti e tutto è difficile, devi fare un gran lavoro e un enorme fatica, perché condividere e amalgamarsi con gli altri non sempre è facile. Ognuno ha il suo carattere e le sue sfaccettature, ma ora mi domando: ma sono solo e sempre io che mi chiedo i “perché”, i “quando”, i “cosa ho fatto”, i “cosa avrei dovuto fare”, i “cosa è giusto che si facesse”, i “cosa potevo fare” e me lo chiedo spessissime volte e stasera ancor di più. Come al solito la risposta è solo una e tante: il mondo non si cambia a parole, si cambia nei gesti e nei fatti.
Dunque si diventa ciò che si è.
Come si fa a sentirsi così inutili e insignificanti? Molte volte rifletto e arrivo alla conclusione di non servire proprio a niente, penso che tutto continuerebbe allo stesso e identico modo se io non esistessi. Quel vuoto continua a logorarmi l’anima, non trovo il modo per colmarlo e rimuginare sul passato non aiuta. Vorrei ricominciare da zero, per dare un senso a questa tortura che viene più comunemente chiamata vita.
Vivere intensamente la Vita è allontanare l’ombra al di là del tempo.
La pazzia è la porta, che da nessuna parte scorta.