Yun Mi-Kyung – Libri
Alla fine sei venuto. Sapevo che saresti venuto.
Alla fine sei venuto. Sapevo che saresti venuto.
“Attento”, disse. “Quella dei libri è tutta conoscenza di seconda mano, conoscenza presa in prestito. Non vale granché”. […]L’altra via, secondo il Vecchio, è quella dell’esperienza. L’esperienza fatta su se stessi. Il vero capire non avviene con la testa, ma col cuore. Si capisce davvero solo quello che si è provato, quello che si è sentito dentro di sé.
La letteratura è simile ad una droga, però se si sceglie bene è buona e costa poco, in più non fa male, anzi…
[…] Era tornato a casa come un figliol prodigo, traboccante di giubilo, aspettandosi di vedere tutti impazzire di gioia a causa del suo arrivo, e invece si era trovato di fronte a una gelida ripulsa, finendo in carcere. Le aspettative e i risultati differivano in misura così sconfinata che l’effetto era stato di completo stordimento; egli non riusciva a stabilire se la situazione fosse tragica o grottesca. Si sentiva come un uomo che, uscito beatamente all’aperto per godersi l’arcobaleno, fosse stato colpito dal fulmine.
Ma adesso l’unica cosa che le importasse era il bisogno di non lasciargli scorgere la sua gioia, di non fargli mai capire come le bastasse vederlo per avere voglia di gridare, di piangere.
Tu meriti molto di più. Ti meriti qualcuno che ti ami con tutto il cuore, qualcuno che pensi a te costantemente, qualcuno che passi ogni minuto di ogni giorno a domandarsi che cosa stai facendo, dove sei, con chi sei, se stai bene. Hai bisogno di qualcuno che ti possa aiutare a realizzare i tuoi sogni e che sia in grado di proteggerti dalle tue paure. Hai bisogno di qualcuno che ti tratti con rispetto, che ami tutto di te, soprattutto i tuoi difetti. Dovresti avere accanto qualcuno che ti possa rendere felice, davvero felice, spensieratamente felice. Non avrei dovuto sprecare tutti questi anni senza di te.
Brida pianse, ignorando il motivo delle proprie lacrime.